Per il Milan l’Europa passa soprattutto dalla Coppa Italia. Il quinto derby stagionale mette in palio un posto in finale: dopo l’1-1 dell’andata, Conceicao sa di non poter fallire nella semifinale di ritorno con l’Inter. Il tecnico portoghese ha aperto la conferenza stampa della vigilia con il ricordo di Papa Francesco, poi tutto sull’importanza della posta in palio e sulla squadra che scenderà in campo.
- Milan, Conceicao ricorda Papa Francesco
- Verso il derby: missione finale per i rossoneri
- Coppa Italia, questione modulo e chi recupera
- Sulla crisi di Gimenez e le sensazioni personali
Milan, Conceicao ricorda Papa Francesco
La conferenza stampa di Sergio Conceicao non poteva non aprirsi con un messaggio di cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco. “Era il massimo della Chiesa Cattolica. Io sono un praticante, tutti i giorni – alle 18:30 – vado a messa in centro a Milano” rivela l’allenatore lusitano. “Era un uomo straordinario. Ci mancherà molto”.
Verso il derby: missione finale per i rossoneri
Quinto derby stagionale, ultimo di questo 2024/25: il bilancio è di due vittorie per il Milan e altrettanti pareggi, di cui quello per 1-1 nell’andata della semifinale di Coppa Italia. Conceicao punta a mantenere l’imbattibilità del Diavolo e a bissare il successo in Supercoppa.
“Mi aspetto il Milan migliore: sarà sicuramente competitivo, abbiamo ambizione e motivazione per vincere la partita. Perché i grandi club provano ad arrivare fino in fondo in tutte le competizioni”. Nel mirino c’è la finale. “Vogliamo vincere un altro titolo”.
Coppa Italia, questione modulo e chi recupera
Il Milan giocherà ancora con la difesa a 3 dopo il ko con l’Atalanta? L’allenatore risponde così: “Il modulo è importante, ma poi ogni calciatore deve dare il massimo. Dobbiamo essere attenti ai punti forti dell’avversario e sfruttare i loro punti deboli”.
Conceicao recupera due pedine: “Walker ha fatto l’allenamento con la squadra e anche Ruben Loftus-Cheek. Non sono fisicamente al top, ma ci saranno”.
Sulla crisi di Gimenez e le sensazioni personali
Il grande colpo del mercato invernale è ormai scivolato indietro nelle gerarchie, alle spalle di Jovic e Abraham. Ma per l’ex Porto non è così. “Non esistono gerarchie, mi baso sulla forma dei giocatori. Gimenez ha fatto subito bene, poi nelle ultime settimane è stato anche infortunato. Io scelgo sempre chi mi dà più garanzie. Anche chi entra a gara in corso è fondamentale”.
Sulle sensazioni in merito all’avventura in rossonero dice: “Parlerò a fine stagione di ciò che abbiamo fatto di buono e meno buono in questi sei mesi di lavoro”.