Quali sono le ambizioni del Milan? A chiederselo sono tifosi e addetti ai lavori che mettono di nuovo sotto scrutinio la gestione del Milan e in particolare quella di Elliott. Dopo una stagione positiva con il ritorno in Champions League, i rossoneri sembrano piuttosto timorosi sul mercato dopo aver perso Donnarumma e Calhanoglu.
Il nodo Kessie
Ora per i tifosi rossoneri, che hanno accettato l’addio di due pilastri della scorsa stagione, c’è solo una cosa da fare per dare nuovo slancio al progetto Milan: quella di confermare Franck Kessie, da tutti considerato come il miglior giocatore della scorsa stagione e il giocatore sul quale costruire il futuro della squadra.
Anche il giornalista Fabio Ravezzani, molto vicino alle questione di casa Milan, si chiede quali siano i programmi e gli obiettivi di Elliott: “A me pare che che Elliott abbia una strategia molto chiara sul Milan. Malgrado i tagli, il club perderà ancora 100 milioni quest’anno. Di conseguenza tetto rigido ai rinnovi perché il fondo è stufo di ripianare. L’obiettivo da sempre non è vincere, ma vendere il club e guadagnarci”.
Le domande dei tifosi
I fan milanisti sono molto dubbiosi riguardo la situazione che si è creata in casa rossonera. Nonostante una capacità di spesa sicuramente limitata, i tifosi vorrebbero comunque vedere una società impegnata nel tentativo di migliorare la squadra in vista di una stagione che avrà anche la Champions League come obiettivo: “Costi fissi e una squadra da Champions League a quel punto tra un anno con una vendita di un top player ti ritrovi con un bilancio sano e senza costi fissi alti, e una squadra in Champions e forse anche un ok per lo stadio. A quel punto puoi venderlo alle migliori condizioni possibili”. E proprio il rinnovo di Kessie uno dei punti dolenti: “A lui non interessa rinnovare Kessie, preferisce perderlo. Semplicemente allucinante”.
Sono in tanti i tifosi che credono che l’obiettivo di Elliott non sia tanto sportivo quanto finanziario, ma sono anche convinti che la strada migliore sia quella di costruire una squadra competitiva: “Credo che l’obiettivo primario – dice Sancho – sia quello dell’equilibrio economico e patrimoniale. Più di un’utopia per il calcio. La SuperLega era una scorciatoia. Serve rimanere neri primi quattro posti per anni”. Anche Andrea sottolinea: “Per riuscire a guadagnare devi vincere”. E in tanti sono preoccupati come Emanuele: “Così si rompe il bel giocattolo costruito da Pioli. Adesso è tutto da ricostruire”.