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Milan, Ibrahimovic divide gli ex: Tassotti lo critica, Van Basten crede in lui

Giudizi difformi tra i campioni della vecchia guardia sull’operato da dirigente di Zlatan: per l’ex difensore non ha esperienza, l’olandese promuove la scelta del club

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Contestato insieme agli altri dirigenti del Milan dalla tifoseria, Zlatan Ibrahimovic divide anche gli ex campioni del club rossonera: per Mauro Tassotti non ha abbastanza esperienza, mentre Marco Van Basten concorda con la scelta della proprietà di affidarsi a Ibra.

Milan, Ibrahimovic contestato con la dirigenza

Quando era un giocatore del Milan Zlatan Ibrahimovic è stato un elemento in grado di unificare il mondo rossonero: praticamente nessuno nel corso ha mai messo in discussione il suo peso e la sua importanza per i destini della squadra. La sua esperienza da dirigente, invece, si sta rivelando assai più tribolata: la contestazione al Milan di Paulo Fonseca ha ormai travolto anche lo svedese, l’uomo che ha costruito la squadra insieme all’a.d. Giorgio Furlani e al direttore tecnico Geoffrey Moncada in qualità di Senior Advisor di RedBird, il fondo che detiene la proprietà del club rossonero.

Tassotti critica la mancanza di esperienza di Ibrahimovic

Ma in questi giorni le qualità dell’Ibrahimovic dirigente non vengono messe in discussione soltanto dai tifosi. Anche gli appartenenti alla vecchia guardia rossonera, i grandi ex celebrati durante la festa per i 125 anni di storia del Milan tenuta prima della gara col Genoa, si sono divisi nei giudizi su Zlatan.

Mauro Tassotti, ex difensore e a lungo allenatore in seconda dei rossoneri, ha avanzato alla Gazzetta dello Sport i suoi dubbi sull’operato di Ibra da consulente del club. “Fare il giocatore è una cosa, fare il dirigente un’altra, soprattutto con quelle responsabilità – ha dichiarato Tassotti – , anche se non sono chiarissimi i suoi compiti. Ci vuole un po’ di esperienza, che Ibra non ha”.

Secondo l’ex difensore, insomma, è inevitabile che Ibrahimovic non indovini ogni mossa in questa fase della sua nuova carriera. “Si sta facendo le ossa – ha aggiunto Tassotti -, magari qualche errore lo commetterà. E poi i risultati devono aiutarti. Anche Galliani e Braida, quando i risultati non arrivavano, venivano contestati. Fino all’anno scorso il Milan giocava un gran bel calcio”.

Milan, da Van Basten assist a Ibrahimovic

Per Marco Van Basten, invece, Ibrahimovic è l’uomo giusto per il Milan: secondo il fuoriclasse olandese l’esperienza accumulata in campo dallo svedese può risultare preziosa anche nel nuovo ruolo dirigenziale. “Non pensavo che Ibra sarebbe diventato dirigente – ha dichiarato Van Basten alla Gazzetta – , ma ha vissuto tanto tempo nel calcio e ha parecchia esperienza. Le società hanno bisogno di persone che hanno giocato, che sanno cosa vuol dire essere un calciatore. Può essere un grande aiuto per portare il Milan di nuovo al top”.

Per l’olandese, anche Paulo Fonseca merita fiducia: “Non ha i grandissimi giocatori che c’erano ai miei tempi e così non è facile fare sempre risultato – le parole di Van Basten – L’allenatore è cambiato dopo qualche anno: bisogna dare tempo a Fonseca di lavorare e avere pazienza”.

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