Conflitto di interessi: forse. La Gazzetta dello Sport sceglie la sua strada. Per commentare la gara di ieri tra Milan e Torino. E il messaggio inviato dalla Rosa è abbastanza chiaro il “Milan Var”. Il giornale sportivo mette in risalto le decisioni prese da Maresca, giudicato confuso e in una brutta serata, e fa notare come i rossoneri siano stati aiutati da questa situazione.
Ovviamente giova ricordare che Urbano Cairo è al tempo stesso presidente del Torino (che si lamenta per alcune decisioni arbitrali nella gara di San Siro) ed editore del prestigioso giornale sportivo. Ed è proprio in questo che secondo alcuni risiede un conflitto di interessi.
L’attacco di Ziiliani
Il titolo in prima pagina della Gazzetta dello Sport fa scalpore e a commentarlo sono anche gli addetti ai labori come Paolo Ziliani che scrive: “Ripensandoci è proprio così: senza il VAR il Milan sarebbe penultimo con 12 punti e il Torino primo a 40. Per fortuna esiste ancora un’informazione libera, senza padroni, che eroicamente ce lo ricorda”. Un messaggio carico di ironia che scatena la reazione dei tifosi.
La reazione dei social
La stroncatura della Gazzetta all’arbitraggio di Maresca fa discutere i tifosi come Massimo che scrive: “Il VAR non serve a correggere gli errori? Dovreste essere felici che un arbitro ha usato la tecnologia per correggersi. Sono articoli volti a smantellare gli aiuti tecnologici perché a voi piace l’era di Moggi dove tutto passava in cavalleria”. Ma c’è anche chi supporta i dubbi della Gazzetta sulle decisioni arbitrali di ieri: “Il rigore per il Milan è discutibile, quindi non è un chiaro ed evidente errore. Incomprensibile l’intervento del Var. Il semplice fatto che Maresca l’abbia dovuto vedere per 1 minuti vuol dire che era un episodio da moviola”.
La rabbia dei tifosi si scaglia soprattutto contro la Gazzetta dello Sport che mettendo in primo piano VAR e decisioni arbitrali, finisce per sminuire la prova del Milan contro il Torino, e il primo posto che la squadra di Stefano Pioli continua a difendere dall’assalto delle altre concorrenti. Un messaggio sbagliato nei confronti della squadra rossonera che fino a questo momento della stagione ha fatto, invece, vedere grandi cose.