“Suso ha un piede morbido come una mousse al cioccolato” e poi il racconto incalzante, i tanti soprannomi, da “Theo ruota fumante” a “Biglia capitan fosforo”, da “Donnarumma guardiano della luna” a “Calhanoglu cialda croccante….”. Carlo Pellegatti è tornato a raccontare il Milan a modo suo, con le telecronache sta facendo su Sportitalia, l’emittente che si è aggiudicata i diritti dell’ICC con i rossoneri. La storica voce di Milan Channel da tempo non commentava più le gare dei rossoneri e il suo ritorno al microfono è stato accolto con toni diversi dai tanti tifosi milanisti che anche col Benfica hanno ascoltato il commento dell’esperto cuore rossonero.
A FAVORE – A spezzare una lancia per il collega è Roberto Renga, firma de il Messaggero, che twitta: “Carlo Pellegatti che racconta a modo suo il Milan. Per chi lo ama (come me) il vero spettacolo è al microfono. Per sentirlo urlante, aspetto un gol rossonero con la stessa ansia di un tuareg alla ricerca di un’oasi. Gli feci fare il portiere una volta con la nazionale dei giornalisti: ci teneva. Un cross e gol per gli altri. Lo ringraziai e lo feci uscire”. Tanti i tifosi rossoneri che danno il bentornato a Pellegatti: “Vorrei che mia moglie parlasse di me come Pellegatti parla del Milan anche in un’amichevole scalcinata” o anche: “Azione limpida e pulita come le acque del Monviso”. Momenti davvero altissimi con Pellegatti…”, oppure: “Il calcio, senza un minimo di ironia e di humour, non è divertente” e infine: “Migliore in campo per il Milan Pellegatti Per distacco…”.
CONTRARI – Non mancano però le voci in disaccordo (ma ci sono anche tifosi di altri club): “Piccinini é un fuoriclasse della telecronaca. Pellegatti dipinge fuoriclasse anche giocatori mediocri. É a dir poco di nicchia e goffamente esagerato” o anche: “Dio mio non si può sentire Pellegatti”oppure: “Ora ricordo perché su Rojadirecta preferivo le telecronache in arabo a quelle di Pellegatti”. C’è chi commenta: “Quella di Pellegatti non è una telecronaca, è un’emissione di sensazioni vissute personalmente mentre 11 giocatori del Milan affrontano 11 giocatori avversari senza capire minimamente cosa sta succedendo, come, dove, quando e perché. Cultura dilagante senza un fine“ e chi alza le mani: ”E comunque il più bel soprannome coniato da Pellegatti rimane “codice fiscale Brncic”…”