Torna il campionato. E il Milan fa scalo al Franchi contro una Fiorentina segnata dalla tragica scomparsa di Joe Barone nell’anticipo del saturday night valevole per la 30a giornata di Serie A. Pioli analizza il match, dice la sua sulla questione razzismo, e risponde all’attacco ricevuto da Pupi Avati.
- Il Milan fa scalo a Firenze: Pioli e il lutto per la morte di Joe Barone
- Razzismo, Pioli dice la sua dopo il caso Acerbi-Juan Jesus
- Milan, Pioli risponde all'attacco ricevuto da Pupi Avati
- Il punto sul futuro e come stanno i calciatori rientrati dalle nazionali
Il Milan fa scalo a Firenze: Pioli e il lutto per la morte di Joe Barone
Stefano Pioli conosce molto bene l’ambiente viola per averlo vissuto tanto da calciatore quanto da allenatore. “Purtroppo non è la prima situazione di questo genere che succede alla Fiorentina – afferma nella conferenza stampa della vigilia riferendosi alla morte di Joe Barone -. Firenze e i tifosi della Fiorentina sono fantastici quando si tratta di unirsi e compattarsi insieme alla squadra, diventa un’unica grande famiglia. All’inizio ci aspetterà un clima particolare per il ricordo di Joe Barone, poi dopo ci sarà da giocare una gara importante e difficile contro avversari forti”.
Razzismo, Pioli dice la sua dopo il caso Acerbi-Juan Jesus
In merito all’assoluzione di Acerbi da parte del giudice sportivo per i presunti insulti razzisti rivolti a Juan Jesus, l’allenatore del Milan commenta: “Per me diventa difficile giudicare l’episodio. Ma non possiamo che essere tutto contro questi episodi di razzismo negli stadi. È l’ora di smetterla” afferma Pioli, che ha visto un proprio calciatore – Maignan – essere bersaglio di cori razzisti in occasione della trasferta di Udine.
Milan, Pioli risponde all’attacco ricevuto da Pupi Avati
Il tecnico rossonero è stato oggetto di un duro attacco da parte del noto regista Pupi Avanti, che, in ‘Un Giorno da Pecora’ su ‘Rai Radio 1’, ha affermato che fin quando Pioli resterà sulla panchina del Milan non tiferà più per il Diavolo a causa del modo “disumano e spietato” in cui è stato liquidato Maldini. L’allenatore emiliano ha risposto così: “Non l’ho chiamato al telefono, perché non ho il suo numero. Gli vorrei dire di rimanere molto tranquillo: se lui non tifa più per il Milan perché pensa che il mio rapporto con Paolo sia un rapporto negativo si sbaglia di grosso. Può tornare tranquillamente a tifare perché io di Paolo ho grandissima stima e rispetto e con lui ho lavorato benissimo”.
Il punto sul futuro e come stanno i calciatori rientrati dalle nazionali
Pioli preferisce glissare sul futuro. “Ci sono dieci partite di campionato e speriamo cinque di Europa League. Io non devo pensare al futuro, ma alla partita di domani e a quelle che rimangono per fare il meglio possibile. Poi a fine stagione faremo il punto”. Sui calciatori rientrati dalle nazionali: “Kjaer è tornato con un affaticamento e non sarà convocato, gli altri stanno bene. L’unico impegnato tanto è stato Pulisic con gli Stati Uniti: lo valuterò bene fino a domani sera ma mi sembra in buone condizioni”.