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Milan, Pioli ha tradito Pupi Avati: il regista non tifa più per i rossoneri

Il rapporto di "odi et amo" con l'ex allenatore della Fiorentina: alla base, la mancata reazione al momento dell'addio di Paolo Maldini, allontanato da Cardinale.

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Pietro De Conciliis

Pietro De Conciliis

Giornalista

Giornalista pubblicista e speaker radiofonico, per Virgilio Sport si occupa di calcio con uno sguardo attento e competente sui campionati di Serie B e Serie C

Si può arrivare a tifare contro la propria squadra del cuore a causa di un allenatore? Sì, parola di Pupi Avati. Il noto regista italiano si è scagliato contro Stefano Pioli nel corso di un’intervista concessa a Rai Radio Uno, tornando sulla clamorosa separazione tra il club rossonero e un simbolo come Paolo Maldini, allontanato insieme a Ricky Massara da Gerry Cardinale. Un addio che non è andato giù a Pupi Avati, che ha trovato insopportabile anche l’atteggiamento del tecnico ex Fiorentina.

Pupi Avati contro Pioli dopo l’addio di Maldini: “Non ha detto una parola”

Pupi Avati e Stefano Pioli, un amore con una data di scadenza. Il regista bolognese, ospite del programma “Un giorno da pecora” su Rai Radio Uno, ha spiegato il momento in cui ha smesso di credere nel lavoro dell’allenatore parmigiano sulla panchina del suo Milan. Storico tifoso di fede rossonera, Pupi Avati non ha digerito il trattamento riservato a Paolo Maldini, bandiera del Diavolo che è stata sollevata dall’incarico di responsabile dell’area tecnica il 6 giugno 2023.

Un cambiamento importante che, però, non ha inciso sulla posizione di Stefano Pioli. “Nel momento in cui hanno liquidato in modo spietato e disumano Maldini, – ha tuonato Pupi Avati – Stefano Pioli non ha detto una parola, è rimasto immobile seduto su quella poltrona, non è stato riconoscente nei riguardi di chi aveva fatto tanto per lui. Io l’irriconoscenza non la so sopportare. Con questo Pioli non ho più una storia d’amore”.

Pupi Avati: “Quando gioca il Milan ora tifo sempre contro”

A causa di un evento simile, si può addirittura finire per tifare contro la propria squadra del cuore? Pupi Avati, che non ha mai avuto peli sulla lingua, non ha dubbi. Il modo in cui è stato allontanato Paolo Maldini gli ha letteralmente spezzato il cuore, da sostenitore di vecchia data, e Pioli è finito automaticamente nella sua black list.

“Non riesco più a tifare per questo Milan perché c’è questo Pioli, – ha ammesso, tra rabbia ed amarezza, il regista emiliano -. Finché c’è Pioli non ci riesco, spero prima o poi ci lasci, non sulla terra, non umanamente. Quando gioca il Milan ora tifo sempre contro, ha ribadito a gran voce Avati, scatenando molteplici reazioni sui social. Da chi concepisce solo l’amore per la maglia, al di là di dirigenti, calciatori e allenatori, a chi arriva persino a dargli ragione, non essendo soddisfatto di un Milan eliminato dalla Champions League e lontano anni luce dall’Inter in campionato.

L’amore tra Pupi Avati e Pioli: da dove nasce

Un rapporto che è andato incrinandosi col tempo, ma che ha avuto anche i suoi momenti idilliaci. In tal senso, la vittoria dello Scudetto nel 2022 e la capacità di Pioli di gestire lo spogliatoio hanno aiutato non poco. C’è una frase, in particolare, che fece immediatamente il giro del web e rimase impressa nei cuori e nella testa di tanti tifosi rossoneri. Un chiaro attestato di stima nei confronti del Pioli uomo, prima ancora del Pioli allenatore: “Sono autenticamente innamorato di Pioli, – disse a gran voce Pupi Avatimi ricorda molto mio padre”, con chiaro riferimento alla tranquillità, al pragmatismo e all’umanità con cui l’ex tecnico della Fiorentina è solito vivere determinate situazioni.

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