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Il Milan fa scappare il Napoli: Pioli si sfoga e processa la squadra

Il Milan non sa più vincere in trasferta e non sfonda il muro della Cremonese: il Napoli scappa a +8, Pioli si sfoga, ma difende De Ketelaere

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Il Milan si è smarrito. Le goleade in Champions League contro Dinamo Zagabria e Salisburgo e la magia di Olivier Giroud contro lo Spezia hanno mascherato solo in parte la flessione a livello di gioco che la squadra di Pioli ha subito nelle ultime settimane, almeno in trasferta. Così, dopo la prima e unica sconfitta esterna del 2022 contro il Torino, il pareggio senza gol in casa della Cremonese mette i rossoneri di fronte ad una classifica già preoccupante se l’obiettivo è lottare fino alla fine per confermarsi campioni d’Italia.

Il Milan da trasferta si è inceppato: i numeri che condannano Pioli

Sceso in campo poco dopo la gara vinta dal Napoli contro l’Empoli, decima vittoria consecutiva ottenuta in campionato dalla squadra di Spalletti, il Milan ha finito per sbattere contro il muro difensivo dei grigiorossi, scivolando a -8 dal primo posto. La Cremonese è l’unica formazione dei top 5 campionati europei ancora senza vittorie insieme all’Elche, ma capace grazie a una prestazione tutto cuore e mutuo soccorso di rendere sterile il predominio territoriale dei rossoneri, espresso dai numei: 16 tiri totali verso la porta di Carnesecchi, dieci dei quali nel primo tempo, ma il portiere dell’Under 21 non ha dovuto compiere tanti miracoli, chiaro segnale di come qualcosa si sia inceppato a livello di meccanismi di gioco e di brillantezza.

Del resto i numeri non mentono, così la gara che ha interrotto una striscia di nove partite consecutive con almeno un gol all’attivo conferma che il rendimento esterno, punto di forza sulla strada dello scudetto nella scorsa stagione, è quest’anno il tallone d’Achille del Milan che ha vinto solo tre volte su sette lontano da San Siro in questa Serie A, quando nello scorso campionato i rossoneri avevano mancato il successo in trasferta solo cinque volte in tutto il campionato.

Pioli mette sotto accusa il Milan di Cremona: “Non siamo stati all’altezza delle nostre possibilità”

Le tante assenze, da Theo Hernandez a Olivier Giroud, fino a Rafael Leao, partito dalla panchina per turnover, non hanno aiutato, ma intervenuto ai microfoni di DAZN al termine della gara dello “Zini”, Stefano Pioli, che al campo della Cremonese lega il ricordo dell’unico gol segnato in carriera in Serie A (nell’ottobre 1989 con la maglia della Fiorentina), è il volto della delusione nello snocciolare cosa è mancato alla squadra: “Abbiamo fatto un discreto primo tempo e una ripresa non all’altezza. Avremmo dovuto fare di più e muoverci meglio per creare più occasioni. La Cremonese ci ha chiuso tutti gli spazi, ma con la nostra qualità avremmo potuto e dovuto fare di più. Nel secondo tempo abbiamo perso fluidità, non abbiamo vinto i duelli e se di fronte a squadre così chiuse non si salta l’uomo diventa tutto più difficile. Abbiamo lavorato bene in fase di recupero palla, molto meno nei movimenti senza palla. La Cremonese a inizio campionato era più aggressiva, ora ha un atteggiamento attendista quindi ci saremmo dovuti muovere molto meglio. Abbiamo creato poco per le nostre possibilità, la partita è sempre stata sotto controllo, ma non è bastato”.

Fantasma Leao e flop De Ketelaere, Pioli si sfoga: “Basta parlare dei singoli”

La classifica inchioda il Milan, che nello scorso campionato dopo 14 giornate aveva due punti in più ed era distante solo tre punti dal primo posto. “Colpa” solo del passo da record del Napoli? Pioli si complimenta con la formazione di Spalletti, punta l’ultima partita del 2022 contro la Fiorentina, ma soprattutto si sfoga contro chi carica troppo di responsabilità i singoli, da un Rafa Leao in chiara flessione a un Charles De Ketelaere delusione della prima parte di stagione: “Otto punti dal Napoli sono tanti, facciamo i complimenti a loro, ma la classifica non ci piace, domenica dobbiamo battere la Fiorentina, poi durante la sosta penseremo a sistemare le cose, il campionato è ancora lungo. Non possiamo pensare di puntare sempre su un singolo giocatore. Vinciamo quando facciamo bene a livello di squadra, se ti affidi all’estro di un solo giocatore non si fa strada. Dobbiamo dimenticarci di quanto sia stato pagato De Ketelaere, tutti, i ragazzi e io stesso, stasera avremmo dovuto fare di più. Siamo in grado di produrre un calcio migliore e dobbiamo tornare a farlo al più presto”.

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