Se serviva il classico terzo indizio per la prova definitiva, il Napoli ha regalato anche quello ai propri tifosi e agli osservatori di un campionato che la squadra di Spalletti sta dominando in lungo e in largo grazie alla propria qualità e anche alla personalità crescente di partita in partita.
- Il Napoli non finisce mai: la panchina è inesauribile, il dato che esalta Spalletti
- Napoli, Spalletti eguaglia Sarri e promuove il turnover: "È un'esigenza"
- Napoli in volo, Spalletti diffida dagli elogi
Il Napoli non finisce mai: la panchina è inesauribile, il dato che esalta Spalletti
Sì, perché gli azzurri hanno dimostrato di saper vincere in tutti i modi, sia prendendo gli avversari alla gola, come Torino e Sassuolo, stroncati con due gol rispettivamente nei primi 15 e 20 minuti, ma anche sfruttando l’arte della pazienza, fondamentale per indirizzare dalla propria parte gare bloccate.
Così dopo lo Spezia, piegato al 90’ da un gol di Raspadori, e la Cremonese, travolta solo nel finale, anche l’Empoli si è dovuto arrendere alla distanza alla forza del nuovo Napoli, che al Maradona nell’anticipo della 14a giornata ha ottenuto la decima vittoria consecutiva in campionato, la numero 12 in 14 partite.
Decisivo l’ingresso in campo di Hirving Lozano, mvp con rigore trasformato e assist per Zielinski, e nono giocatore del Napoli ad andare in gol in campionato partendo dalla panchina: nessuno ha fatto meglio in Europa.
Napoli, Spalletti eguaglia Sarri e promuove il turnover: “È un’esigenza”
Basterebbe già questo per esprimere il lungo momento d’oro di Osimhen e compagni, se è vero che solo altre due volte nella storia il Napoli aveva raggiunto questa striscia di successi, tra aprile e ottobre 2017 e tra dicembre 2017 e ottobre 2018, sempre con in panchina Maurizio Sarri, uno che lo scudetto con gli azzurri lo ha solo sfiorato.
Spalletti però non cade nel tranello, anche se al termine della gara contro la squadra che lo ha lanciato nel grande calcio da allenatore il tecnico toscano non può non rimarcare, con la consueta schiettezza verso la stampa, la capacità propria e della squadra di cambiare le gare in corso d’opera grazie ai subentranti: “Abbiamo giocato sabato alle 18, se non cambi 4-5 giocatori non puoi avere forza per 90′. Il turnover è fondamentale, quando sono entrati gli altri hanno dato una impennata alla partita. Se i ragazzi si fanno condizionare dal fatto che non giocano titolari è finita. L’addizione delle qualità di 22 calciatori fa più dell’addizione delle qualità di 11 giocatori, non so più come dirvelo. Oggi abbiamo affrontato una squadra che ha fatto una partita di sacrificio e l’abbiamo vinta grazie ai valori individuali. Siamo stati bravi a non farci travolgere dal nervosismo per il gol che non arrivava”.
Napoli in volo, Spalletti diffida dagli elogi
Impossibile cogliere in fallo Spalletti anche sul tema della sosta del campionato per il Mondiale e sul rischio che questa possa compromettere la marcia della squadra, poi riecco il tema della necessità di stare in guardia sull’eccesso di elogi: “La sosta c’è per tutti e non si può fare diversamente. La strada è lunghissima, le concorrenti e le insidie tante, bisogna sempre stare sul pezzo. L’anno del Napoli? Non mi fa effetto quando lo sento dire, bisogna saper distinguere bene perché ci sono quelli che te lo dicono per metterti il più in alto possibile e aspettano di sentire il tuo tonfo. Ma saremo pronti anche a questo, fa parte un po’ della mentalità della nostra città e dei napoletani stessi”.