Quanto ci tiene Zlatan Ibrahimovic al Milan? Se lo chiedono i tifosi rossoneri dopo il secondo “scivolone” stagionale del fuoriclasse svedese. Prima la parentesi Festival, un’improvvisa digressione sul tema quando i rossoneri erano in piena corsa scudetto. Poi il clamoroso ritorno nella nazionale svedese, a distanza di cinque anni dal definitivo (ma neanche tanto) addio, proprio quando sarebbe stato opportuno pensare a recuperare al meglio dopo l’infortunio per trascinare la squadra a un grande finale di stagione, alla conquista dell’Europa League e a difesa di un piazzamento in Champions. Insomma, sul web serpeggia la delusione.
Ibra, “il ritorno di Dio”
Re Zlatan, dal canto suo, ha commentato con la consueta sobrietà – si fa per dire – la ritrovata convocazione nella selezione nazionale per le sfide di qualificazione mondiale contro Georgia e Kosovo e per l’amichevole con l’Estonia: “Il ritorno di Dio“. Un messaggio su Twitter che ha scatenato reazioni e commenti entusiasti da parte dei tifosi svedesi e dei simpatizzanti di tutto il mondo del fenomeno di Malmoe, un po’ meno – invece – dai sostenitori del Milan.
Milanisti “traditi” da Ibra
“Mi raccomando rompiti ancora che tanto ti diamo solamente 7 milioni per fare il motivatore dalla panchina”, scrive un tifoso rossonero deluso. “Cerca di ritornare col Milan fino alla fine che siamo messi male e non segniamo mai. Alla Svezia pensi dopo”. Qualcun altro la butta sull’ironia: “Sanremo, Nazionale, se hai tempo passa a casa a sistemarmi le tubature del bagno”. Ma in molti casi i toni sono più accesi. E c’è chi, come il giornalista Paolo Ziliani, lo bacchetta ufficialmente: “Adesso il suo delirio di onnipotenza, che senza trovare freni ha già provocato danni, sta diventando irritante. Qualcuno gli dica che basta così, grazie”. E molti concordano: “Ma in tutto questo, la società dov’è? Perché non si fa sentire?”. E ancora: “Sarebbe anche il caso che contenesse certi eccessi. Le prime volte era simpatico, adesso l’ha effettivamente fatta fuori dal vaso”.