Finita l’Olimpiade invernale di Pechino (con le Paralimpiadi ancora in corso) è tempo di pensare all’edizione nostrana dei Giochi Olimpici, Milano – Cortina 2026. Oggi, 9 marzo, nel capoluogo lombardo si è così tenuto il Consiglio nazionale del Coni alla presenza del numero uno Giovanni Malagò e del sindaco Giuseppe Sala.
«Sono passati mille giorni da quel 24 giugno 2019 in cui a Losanna sono state assegnate le Olimpiadi invernali 2026 a Milano-Cortina – ha detto il numero uno del Coni – Abbiamo stanziato 2.844 milioni di euro per le medaglie dei Giochi di Pechino: 180 mila euro lordi per le medaglie d’oro, 90 mila per l’argento e 60 per il bronzo, tenuto conto che circa il 40% se ne va in tasse. In più abbiamo previsto anche delle borse di studio».
Malagò ha poi fatto il punto della situazione parlando soprattutto degli impianti: “sta procedendo tutto ma siamo in ritardo, anche a causa del Covid che non ha aiutato. Dobbiamo recuperare il ritardo».
Poi sulla situazione in Ucraina e sull’esclusione degli atleti russi e bielorussi dalla Paralimpiade ha aggiunto: “non c’erano alternative: gli atleti degli altri Paesi si sono rifiutati di gareggiare contro di loro. Quindi o saltavano le Paralimpiadi oppure si doveva prendere la decisione che ha preso il Cio, che è stato il migliore in assoluto”.