Inaugurato nel 1932, in occasione di un Palermo-Atalanta di Serie B terminato 5-1, il Renzo Barbera è da quasi mezzo secolo un’icona del calcio siciliano e della galassia rosanera. Progettato dall’architetto Giovan Battista Santangelo, e completato solo nel 1948, negli anni Ottanta del secolo scorso l’impianto è stato sottoposto a ristrutturazioni – con la costruzione del secondo anello, fino ai lavori per i Mondiali di Italia ’90 –. Con oltre 36.215 posti, è uno dei principali stadi del nostro Paese.
L’accordo tra la Giunta comunale e il City Football Group
Recentemente, il Comune di Palermo ha prorogato di sei anni – da dicembre 2026 a dicembre 2032, per un canone di poco superiore ai 350 mila euro – la concessione del Barbera al City Football Group, aprendo anche alla possibilità di un rinnovo fino a 99 anni, subordinato alla presentazione di un progetto tecnico-economico da approvare.
Si tratta ovviamente di passaggi fondamentali per la promozione dei lavori volti all’adeguamento e alla modernizzazione dell’impianto. Anche perché, come detto pubblicamente dal primo cittadino Roberto Lagalla, “l’obiettivo comune è quello di arrivare nei prossimi mesi alla stipula di una nuova concessione pluridecennale dell’impianto di viale del Fante per restituire alla città e ai tifosi del Palermo uno stadio più moderno e confortevole, nel tentativo di puntare alla candidatura di Euro 2032”.
A Villa Niscemi, quindi, le parti hanno prorogato l’attuale concessione alla presenza degli assessori Brigida Alaimo (Patrimonio) e Alessandro Anello (Sport), oltre al presidente del club Dario Mirri, l’amministratore delegato Giovanni Gardini e i rappresentanti del City Football Group – la holding proprietaria del Palermo – con l’amministratore delegato Ferran Soriano e il consigliere d’amministrazione Alberto Galassi.
L’accordo si inserisce all’interno di una visione chiara e strutturata del City Football Group, che è intenzionato a fare di infrastrutture e radicamento territoriale due asset della propria gestione. Si tratta di un nodo strategico più ampio, quindi, di cui beneficerebbe il brand Palermo non solo come squadra ma come nucleo urbano dell’intero Mediterraneo, anche in un’ottica di turismo sportivo.
Interventi e costi di restyling
Intanto, l’amministrazione comunale sta procedendo all’erogazione di tre milioni di euro che erano stati accantonati nel bilancio municipale: somma destinata a coprire i costi degli interventi di riqualificazione e manutenzione straordinaria già compiuti dal club. Ma a quanto ammontano i costi? Anello era tornato sul tema, intervistato dai principali media siciliani: i costi della concessione sono stimati in quarantasette milioni di euro. La convenzione prevede l’inclusione anche di diverse aree adiacenti l’impianto per le partite casalinghe, come gli spazi antistanti lo Stadio delle Palme, l’Ippodromo e il ristorante “La Scuderia”, nonché l’ex area Rom e il parcheggio di Piazza Giovanni Paolo II.
Di quei quarantasette milioni di euro, trenta milioni di euro dovranno essere investiti nei primi quindici anni per ammodernamenti strutturali. Ad esempio? La copertura totale degli spalti – a oggi solo la tribuna è coperta –, il mantenimento della capienza attuale – 34 mila spettatori –, la creazione di una nuova area hospitality e interventi per migliorare la cornice sostenibile dell’infrastruttura. I restanti diciassette milioni di euro, invece, saranno destinati a manutenzione straordinaria per l’ottenimento del certificato di idoneità statica, come il rinforzo di balaustre e la presenza di vie d’esodo – oltre alle altre certificazioni necessarie. Secondo quanto previsto dalla convenzione, il progetto esecutivo dovrà essere presentato entro due anni dall’avvio della proroga. In caso contrario, la possibilità di stipulare una nuova concessione pluridecennale decadrebbe automaticamente. Il completamento degli interventi è invece stimato in un arco massimo di quindici anni.
Un piano studiato nei minimi dettagli, quindi, che vuole fare del Barbera uno stadio coerente con le “grandi cattedrali” del calcio internazionale.