Da quando è stato proposto il Mondiale a cadenza biennale dal consulente FIFA Arsene Wenger, sono molte di più le voci contrarie rispetto a quelle favorevoli, tra le quali si annovera quasi solamente la stessa FIFA. Con una nota congiunta, le federazioni calcistiche nordiche, cioè, Danimarca, Norvegia e Svezia, si schierano contro il progetto del massimo organo mondiale del calcio. Questo il contenuto della nota comoe riportato dal sito Calcio e Finanza:
“Le federazioni calcistiche nordiche non sono ancora state coinvolte in un dialogo sulla proposta e sono fermamente contrarie all’idea di un Mondiale biennale. Siamo contro l’idea perché:
UEFA Women’s EURO e la FIFA Women’s World Cup saranno escluse dai riflettori di pubblico e media;
Cambierà radicalmente l’ecosistema calcistico in cui le organizzazioni calcistiche concordano il calendario delle partite internazionali, le finestre dei tornei, ecc. Può rendere fondamentalmente impossibile continuare con il nostro attuale modello di tornei nazionali;
Non possiamo aspettarci che i club rilascino giocatori per i Mondiali FIFA ogni due anni se il calendario delle partite non viene concordato da coloro che dovrebbero rispettarlo;
Il progetto cannibalizzerà tornei ben funzionanti: gli EURO maschili e femminili diventeranno obsoleti se verranno introdotti inutili Mondiali FIFA ogni due anni”.
“Le associazioni calcistiche nordiche lavorano per un sano sviluppo del calcio, nei nostri paesi e nel resto del mondo. Per dilettanti e professionisti, per donne e uomini.
Tuttavia, i cambiamenti radicali proposti ai Mondiali FIFA hanno enormi implicazioni per la più ampia comunità calcistica. Tali modifiche devono essere apportate attraverso accordi tra le parti coinvolte, non affrettate. Le federazioni calcistiche nordiche lavoreranno con emendamenti costruttivi per far prosperare ulteriormente il calcio in altre regioni, ma questo non dovrebbe andare a scapito di sviluppi positivi in Europa.
Se una maggioranza in FIFA decidesse di adottare la proposta per i Mondiali FIFA biennali, le associazioni calcistiche nordiche saranno costrette a considerare ulteriori azioni e scenari più vicini ai nostri valori fondamentali rispetto a quanto rappresenta l’attuale proposta FIFA”.