Altro che regalo di compleanno: Paola Egonu ha ben poco da festeggiare, lei come la Numia Vero Volley che si ritrova in apnea anche nel Mondiale per Club, dove nella migliore delle ipotesi si vedrà costretta a passare per il derby di semifinale contro Conegliano. Tutta colpa dell’inopinato quanto pesantissimo (e sorprendente) ko. per 3-0 rimediato contro le cinesi del Tianjin Bohai Bank, apparse veramente di un altro pianeta nel match che ha chiuso il programma della seconda giornata di gare. Una battuta d’arresto per certi versi inspiegabile, pensando anche alla prestazione offerta dalle ragazze di Lavarini, incredulo per quanto hanno visto i suoi occhi.
- Milano irriconoscibile: non bastano i 20 punti di Egonu
- Numia sempre a rincorrere, ma quanti errori...
- Conegliano è un rullo compressore, anche senza le big
Milano irriconoscibile: non bastano i 20 punti di Egonu
E dire che Egonu voleva fare a se stessa, oltre che alle compagne, un bel regalo prima si soffiare sulle 26 candeline. Invece i 20 punti realizzati, complici anche i tanti attacchi non sfruttati, hanno finito per rivelarsi effimeri, perché le asiatiche non hanno praticamente sbagliato nulla, giocando al meglio i punti decisivi e soprattutto dando la sensazione di averne di più in ogni frangente della gara.
Milano è sembrata svogliata, svuotata e soprattutto deconcentrata, quasi da apparire alla stregua di una vittima designata: i tanti errori commessi (da Egonu, ma non solo) hanno reso impervio qualsiasi tentativo di rimonta, anche se in troppe situazioni la Numia ha mostrato lacune (anche caratteriali) evidenti.
Così, la corsa che avrebbe dovuto portare a una finale “scontata” tutta italiana, con l’ennesimo scontro tra le Pantere e il Vero Volley, non ha più praticamente motivo di esistere: nell’ultima gara contro le egiziane dello Zamalek (domani alle 12,30) l’unico obiettivo sarà quello di centrare la vittoria e sperare almeno di garantirsi il passaggio come seconda del girone, il che significherebbe affrontare Conegliano già in semifinale.
Numia sempre a rincorrere, ma quanti errori…
Peggio di Milano, nell’ultima sfida del mercoledì di Hangzhou, solo la sirena del tavolo dei punteggi, che a più riprese è risuonata nel palazzetto obbligando le giocatrici a stop anche prolungati. Robe che si vedono solo a queste latitudini (la FIVB tanto si volta sempre dalla parte opposta…) e che in qualche modo hanno finito per fare il gioco delle cinesi, che hanno trovato in Li Yingying Li un martello efficace e puntuale (23 punti per la schiacciatrice asiatica) e in difesa tutte le risposte desiderate.
La Numia ha sbagliato tanto, con Sylla e Daalderop non in grande giornata e Orro che ha cercato di mettere in ritmo le compagne, ma con esiti non sempre apprezzabili. I rimpianti maggiori, dopo un primo set passato costantemente a inseguire (21-25), si legano soprattutto alla pessima gestione del +4 di vantaggio del secondo set, dove un contro parziale di 12-6 ha finito per condannare il Vero Volley a una rincorsa affannosa (22-25).
Nel terzo set ancora una volta è il Tianjin a uscire meglio dai blocchi: in qualche modo Milano riesce a riportarsi a contatto (da -4) e anche a mettere il naso avanti, ma nel finale punto a punto sono sempre e comunque le cinesi a spuntarla, nonostante l’alto livello agonistico e un paio di scambi “miracolosi” con i quali il Vero Volley s’era rimesso in carreggiata. Al primo match point però le asiatiche hanno sfruttato una free ball su una ricezione sbagliata di Daalderop e hanno chiuso i conti sul 25-23. Una ripassata pesantissima, e adesso davvero la Numia sarà chiamata a mandare un segnale a se stessa, oltre al resto del mondo. Con Lavarini (suo malgrado) sempre più sul banco degli imputati.
Conegliano è un rullo compressore, anche senza le big
Tutt’altra aria si respira in casa Prosecco Doc Imoco, che la fatica proprio non la sente: come da pronostico Conegliano passa sopra le vietnamiti dell’LP Bank Ninh Bihn e si garantisce il passaggio del turno, con annessa vittoria numero 20 da inizio stagione. Nell’occasione Daniele Santarelli ha pensato bene di far smaltire ancora meglio il fuso orario alla batteria delle titolari: spazio all’enfant prodige Adigwe, top scorer di mattinata con 17 punti a referto, mentre Lanier e Lubian (schierata accanto a Chirichella al centro) si spartiscono 14 punti a testa.
La levataccia notturna (si è giocato alle 2 ora italiana) è rimasta indigesta a chi pensava di vedere all’opera Gabi, Haak, Zhu, Fahr, De Gennaro e Wolosz, tutte risparmiate dal coach di origine folignate, che pure ha potuto apprezzare eccome l’impegno delle cosiddette “seconde linee” (che farebbero la fortuna di chissà quante squadre…). Parziali piuttosto eloquenti: 25-16, 25-8, 25-15, con un dato ancora più eloquente legato ai 15 ace a 1 (anche a muro confronto impari: 11-3 per le Pantere).
Conegliano godrà ora di una giornata di riposo e tornerà in campo venerdì alle 8 italiane affrontando le giapponesi del Red Rockets Kawasaki, sconfitte dal Dentil Praia Clube nell’altro match del girone (alle italiane basterà vincere due set per garantirsi il primato nel girone).