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Myriam Sylla e il siparietto con l'arbitro che "non dimentica" il regolamento: la nota lieta della sfida con Scandicci

Curiosi siparietto durante la sfida tra Scandicci e Milano di Serie A1 Tigotà: dopo una chiamata "rara" dell'arbitro Curto, Myriam Sylla s'è disperata per la "bravura" del giudice di sedia

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Capita anche alle top player di prendere un abbaglio. Anche se in realtà Myriam Sylla la faccenda l’aveva capita piuttosto bene: il siparietto il primo arbitro Giuseppe Curto nel corso della sfida tra Scandicci e Milano, vinta al tiebreak dalla formazione toscana, è di quelli che non possono non strappare un sorriso. Tanto che la stessa schiacciatrice della Numia (nonché della nazionale) alla fine c’ha fatto sopra una bella risata, consapevole che stavolta il destino le aveva tirato un brutto scherzo.

Sylla se la ride, ma non di gusto…

A rovinare i piani di Myriam, in apertura di tiebreak (sul punteggio di 2-2), è stata una chiamata arbitrale che proprio Curto è voluto andare a vedere al video check, ravvisando che ci fosse un tocco di troppo “a muro collettivo” da parte delle giocatrici avversarie.

Le immagini hanno dato ragione all’arbitro di sedia, con Sylla che disperata si è rivolta proprio al suo indirizzo, provando a chiedere di chiudere un occhio. “Ma proprio oggi te ne dovevi ricordare?”, s’è chiesta la giocatrice della nazionale, portandosi le mani al volto per la disperazione di una chiamata tanto attenta, quanto inusuale nel mondo della pallavolo (anche ad alto livello). Il tutto a microfoni aperti, con i telecronisti Rai Marco Fantasia e Giulia Pisani piuttosto divertiti dallo scambio di battute tra arbitro e giocatrice. “Sono qui per questo, Myriam, per le regole”, ha risposto Curto, a sua volta mostrando il volto sorridente.

Meno compiacente è sembrato Stefano Lavarini in panchina con l’altro arbitro (Gianluca Cappello), che dirigendosi alla postazione video ha fatto capire al tecnico della Numia che non poteva pretendere di avere ragione, perché il punto era da assegnare a Scandicci. “Ma da quand’è che c’è sta regola?”, ha chiesto Lavarini, sentendosi rispondere “da sempre”.

Anche se quella del “muro collettivo” rimane una scienza abbastanza complicata: da regolamento, indica un “muro eseguito da due o tre giocatrici vicine tra loro, ed è effettivo se una di loro tocca la palla”. Alla fine il punto s’è rivelato importante, nonostante Milano sarebbe poi riuscita a tornare sopra sull’8-7, prima di incassare un parziale di 4-0 che ha spedito in orbita la Savino Del Bene. Con buona pace di Sylla e compagne.

Coppa Italia maschile, ecco la griglia dei quarti

Intanto in campo maschile domenica si è chiuso il girone d’andata, che come abitudine ha permesso di arrivare a stilare la griglia dei quarti di finale di Coppa Italia. Perugia, detentrice del trofeo, se la vedrà in casa contro Modena, alle prese con le critiche che coach Giuliani ha rivolto ai suoi schiacciatori (rei di esprimersi al 10% delle proprie possibilità in partita rispetto a quanto fanno vedere in allenamento”, ha tuonato il coach), in quello che sarà anche l’ultimo match in programma (lunedì 30 dicembre in prima serata).

Trento aprirà il programma domenica 29 ospitando alle 16 Cisterna, mentre alle 18 Civitanova riceverà Milano in quella che si preannuncia come una sfida dal pronostico abbastanza aperto. Orario posticipato di mezz’ora per l’altra sfida in programma, quella tra Verona e Piacenza, appaiate in classifica ma con la Rana che potrà sfruttare il fattore campo in virtù del successo ottenuto la settimana scorsa nello scontro diretto (per chi vince, in “premio” la probabile sfida con Perugia in semifinale).

Perugia intanto, battendo per 3-2 Piacenza, s’è laureata campione d’inverno (in realtà la certezza l’aveva già da una settimana) conquistando la 16esima vittoria stagionale su altrettante gare disputate tra Superlega, Champions e Supercoppa. La corazzata di Lorenzetti continua a marciare a pieno regime, anche se ha dovuto soffrire quando Anastasi ha mandato in campo Alessandro Bovolenta, figlio di Vigor, sostituto di uno spento Romanò e autore di ben 18 punti (Rychlicki, lussemburghese “naturalizzato” italiano, opposto di Trento, farà bene a prendere appunti se vorrà trovare posto in azzurro”).

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