Benedetta Pilato, nella semifinale dei 50 rana femminili, è sembrata un po’ stanca ma si è qualificata in scioltezza per la finale malgrado partenza e arrivo non perfetti col miglior tempo in 29”83.
Al termine della gara, la Pilato ha toccato un tema fondamentale per le donne: “Io ero al preciclo prima dei 100 rana e non ho fatto un grande tempo anche se ho vinto l’oro. Questo problema un minimo ci condiziona, siamo donne. Sono molto aperta, per me non è un tabù. Ne parlo con tutti, certo destabilizza un po’. Gestirlo con gli anticoncenzionali? Anche quelli ti condizionano parecchio, e dunque bisogna trovare un equilibrio che per una come me non c’è… magari qualcuna lo trova questo equilibrio”.
La Pilato punta all’oro bis, una doppietta che solo a Federica Pellegrini è riuscita nella storia azzurra: “Mi piacerebbe vincere, ma anche la medaglia ci sta. Cattiveria? Un pochino bisogna essere agonisti se si fa sport. Speriamo di fare bene. L’importante è mettere la mano davanti”.
La Pilato infine ha analizzato le avversarie: “Lilly King oro uscente e ottava? Vedremo domani. Il record del mondo è ancora mio però. La Melutyte? Lei è stata sempre un punto di riferimento, essendo l’idolo di Vito D’Onghia, il mio allenatore. Pensavo tifasse per lei… Infatti ci siamo visti e mi ha detto: chiedile la foto, chiedile la foto. Sono arrivata con calma con la consapevolezza che non posso entrare in acqua e ogni volta migliorare, soprattutto migliorare un record del mondo (29″20, ndr) che non è una cosa facile. È importante dare il massimo soprattutto di testa. La mattina mi potrò riposare”.