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Mondiali paralimpici, Italia meravigliosa: Sabatini oro e record. Caironi e Contrafatto sul podio

A distanza di poche ore dal primo oro della spedizione tricolore, arrivato con la vittoria di Maxcel Amo Manu sui 100 metri T64, arriva lo storico trionfo Azzurro con una tripletta indelebile

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L’Italia della velocità batte tre colpi anche a Parigi, nel corso dei Mondiali paralimpici. Oro con record, argento e bronzo nella specialità dei 100 metri T63. Segnatevi questi nomi: Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto. Sul podio sventaglia solo il tricolore. Sabatini può festeggiare due volte: taglia il traguardo per prima e lo fa infilando il record del mondo. Si tratta della prima atleta paralimpica a infrangere il muro dei 14 secondi ed è tutta sua la gioia di poter festeggiare con le due compagne di squadra e di nazionale. Argento per Caironi, bronzo per Contrafatto.

Le prime parole delle Azzurre

Le prime parole intrise di felicità sono proprio della neo primatista:

Nessuna di noi se lo aspettava e adesso siamo felicissime. Ancora fatico a credere a quello che è successo

Se Caironi ha un pensiero importante per l’equipe e l’allenatore, che hanno fatto la differenza, Contrafatto bissa il bronzo di Tokyo 2021 ma non le importa di quale materiale sia quella medaglia perché il risultato del gioco di squadra è di quelli indelebili, restano per sempre:

Siamo le tre meraviglie dell’atletica paralimpica italiana

Il trionfo di Maxcel Amo Manu

Ciò accade a 24 ore di distanza dall’altro trionfo azzurro: a portare a casa il primo oro per la spedizione tricolore, infatti, è stato Maxcel Amo Manu che – stessa distanza, 100 metri T64 – ha chiuso davanti a tutti col tempo di 10″71. Più veloce degli avversari – secondo il costaricano Sherman Guity, terza piazza per il tedesco Felix Streng – l’italiano ha saputo anche gestire la tensione di una finale segnata da una falsa partenza non sua e un’ammonizione (a lui). Giubilo a fine gara:

Provo un misto di emozioni, mi viene da piangere. Ho avuto dei problemi con la cuffia della protesi, ho preso il giallo. Volevo proprio vincere. Adesso vogliamo prenderci tutto.

Gli anni d’oro della velocità italiana

La velocità Azzurra continua a stupire e ritagliarsi il posto principale, ipotesi nemmeno lontanamente pensabile qualche anno fa, quando la disciplina sembrava essere lontano anni luce dalle nostre ambizioni competitive.

Invece è accaduto che, con Marcell Jacobs, ogni scenario si sia capovolto: il classe 1994, campione olimpico dei 100 metri piani a Tokyo 2020 è stato l’apripista di una sequela di vittorie e soddisfazioni giunte a ruota.

Sempre Jacobs, qualche ora più tardi, si metteva al collo la seconda medaglia più prestigiosa andando a vincere – con Lorenzo Patta, Fausto Desalu e Filippo Tortu – anche la finale della staffetta 4×100 metri.

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