Niente oro bis per l’Italia del ciclismo su pista ai mondiali di Roubaix nell‘inseguimento a squadre. Dopo l’impresa del quartetto maschile, composto da Filippo Ganna, Liam Bertazzo, Jonathan Milan e Simone Consonni, nella prova femminile le azzurre si sono dovute arrendere in finale alla Germania, già oro olimpico a Tokyo, conquistando comunque una storica medaglia d’argento.
Le tedesche hanno chiuso con il tempo di 4’08″752, l’Italia ha ceduto nel finale fermando il cronometro sul 4’13″690.
Per Martina Fidanza, fresca campionessa del molndo nello scratch, Elisa Balsamo, campionessa iridata su strada, Martina Alzani e Chiara Consonni (schierata al posto di Letizia Paternoster impegnata nell’inseguimento) il risultato è comunque di prestigio, anche perché arrivato dopo aver dominato la semifinale contro la forte Gran Bretagna argento all’Olimpide.
Delusione invece per Elia Viviani. Il veronese ha chiuso solo al nono posto nello scratch, prova vinta dal francese Grondin. Il veronese è riuscito a stare nelle prime posizioni del gruppo, senza però trovare lo spunto giusto per fare l’unico sprint previsto al termine dei 15 km da percorrere.