È l’ultima cartuccia “sicura” per andare a medaglia di un mondiale che era cominciato benone, ma che strada facendo s’è tramuto in una mezza incompiuta. Tanto che l’obiettivo di eguagliare almeno le 4 medaglie conquistate due anni fa a Meribel passa in buona misura per il gigante femminile in programma giovedì, con la prima manche alle 9.45 e la seconda a partire dalle 13.15. Gigante dove una delle grandi favorite risponde al nome di Federica Brignone, con Sofia Goggia, Marta Bassino e Lara Della Mea chiamate però a puntare a una medaglia non così lontana.
- Brignone non vuole fare calcoli: "Ma non devo fare errori"
- Goggia paga dazio alla "mancata" preparazione
- Quante rivali: Robinson ed Hector su tutte. E occhio a Colturi...
Brignone non vuole fare calcoli: “Ma non devo fare errori”
Fede però era la punta di diamante della spedizione iridata, e l’argento ottenuto in supergigante non sembra averne saziato del tutto l’appetito. “Quanto ho fatto nelle due gare di velocità mi ha trasmesso ulteriori stimoli e una consapevolezza di quello che mi aspetta in gigante, per cui spero di poter fare ancora una volta una bella gara”, ha spiegato alla vigilia del penultimo appuntamento femminile del programma.
“Troveremo una neve diversa, perché le temperature nelle ultime ore si sono alzate e dunque è plausibile l’idea che ci si dovrà adattare a condizioni differenti. Io però so che saprò farmi trovare pronta: tengo molto al gigante, quest’anno in Coppa del Mondo non c’è mai stata una linearità, nel senso che da una gara e l’altra sono cambiate spesso le protagoniste. Però ho vinto a Soelden e Semmering e sono convinta che questa è una ghiotta opportunità per poter dire la mia. L’importante è limitare gli errori: sono uscita tre volte in stagione, domani non avrò davvero margine per commettere imperfezioni o farmi cogliere impreparata”.
Goggia paga dazio alla “mancata” preparazione
Chi sa di non avere molti margini per provare a stare con le migliori è Sofia Goggia, che quest’anno in gigante ha ritrovato un feeling che pareva aver perso da tempo. Ma a Saalbach sin qui Sofia ha fatto tanta, troppa fatica: quinta in supergigante, decisamente lontana dalle big nella “sua” discesa.
“Ai mondiali contano le medaglie e per ora io me ne sono tenuta abbastanza alla larga. Purtroppo la pista non è stata mia amica: specialmente in discesa, sarebbe servito un miracolo per fare risultato. Mi sono chiesta il motivo di questa flessione nelle ultime settimane, e forse una spiegazione logica c’è: ho rimesso gli sci soltanto a novembre e sto pagando probabilmente lo scotto di una preparazione che non ho potuto fare.
Comunque in gigante può succedere di tutto: io me la giocherò, come sempre, e vada come vada me ne tornerò a casa con la consapevolezza di aver fatto il massimo”. Lara Della Mea, dopo l’oro a sorpresa nel team event e l’uscita in combinata, non si pone limiti: “Sono serena e felice dopo l’oro della scorsa settimana. So di essere migliorata, già una top ten sarebbe tanta roba”.
Quante rivali: Robinson ed Hector su tutte. E occhio a Colturi…
Il gigante di domani si presta davvero a mille possibili interpretazioni. Il lotto delle favorite è variegato: Alice Robinson è quella che in stagione s’è mostrata più continua, sempre a podio nelle 4 gare che ha portato a termine, di cui l’ultima vinta a Plan de Corones.
Sara Hector però ha fatto più o meno lo stesso, vincendo a Killington e Kranjska Gora, mentre Federica Brignone ha conquistati gli altri due giganti disputati (oltre ai tre che mancano da qui a fine stagione sono stati programmati due recuperi, uno a Sestriere e un altro a La Thuile). Dietro di loro, occhio alla croata Zrinka Ljutic, ma anche alla solita Lara Gut-Behrami, che nelle prove di velocità non ha impressionato ma che dopo l’oro in combinata potrebbe aver ritrovato la verve dei giorni migliori.
L’Italia invero avrebbe dovuto avere un’altra carta da calare, ma Lara Colturi (al debutto assoluto in un mondiale) batterà bandiera albanese, pronta a fare la storia della federazione che l’ha “adottata” per consentirle di lavorare assieme al papà Alessandro e alla mamma Daniela Ceccarelli (e occhio che il fratellino Yuri, classe 2011, sta cominciando a vincere nelle gare giovanili).