L’auto di José Antonio Reyes, ex giocatore di Siviglia, Arsenal, Real Madrid e Atletico morto in un incidente stradale sabato scorso, stava viaggiando a 237 km/h sull’autostrada A-376 poco prima dello schianto.
A renderlo noto è il rapporto della Guardia Civil, pubblicato da Il Mundo Deportivo. Reyes stava andando a Utrera, la sua città natale: il suo mezzo, uscito di strada a causa dello scoppio di una delle gomme, si è ribaltato più volte prima di prendere fuoco.
A bordo della sua Mercedes Brabus S550 c’erano anche il cugino di 23 anni e un amico. Reyes, unico calciatore a vincere in carriera ben cinque Europa League, e il cugino sono morti poco dopo l’incidente. Il terzo passeggero, amico del calciatore, è invece stato trasferito d’urgenza all’ospedale Virgen del Rocìo di Siviglia, con ustioni gravi sul 60% del corpo, ed è morto poche ore dopo.
Lunedì mattina ad Utrera si sono tenute le esequie di Reyes: migliaia di persone sono accorse alla Chiesa di Santa Maria de Mesa di Utrera. Presenti alla cerimonia anche ex compagni come Sergio Ramos e Rakitic, il presidente del Real Florentino Perez e il ds del Siviglia Monchi.
Questa la straziante lettera di Noelia Lopez, la moglie: “Amore mio, non posso sopportare questo dolore. Ti porti con me la mia voglia di vivere. Devo dirti addio, ma non ne ho la forza. E sarebbe un arrivederci, perchè io e te saremo per sempre insieme. Aiutami, perchè non immagino la mia vita senza di te. Aiutami a crescere le nostre bambini. Dammi forza, perchè ora non ce l’ho. Mi guarderai dagli occhi di Noelia e sorriderai con me sul viso di Triana. Ti amo e ti amerò per sempre”.
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