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Morte Tavecchio: frasi celebri, gaffe e polemiche. Il web in tilt

Alcune frasi di Tavecchio, pronunciate in pubblico o in privato quando era presidente della Figc, innescarono roventi polemiche. Delle gaffe sicuramente inopportune, che il popolo del web ricorda ancora.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Quella di Carlo Tavecchio, ex numero uno della Federcalcio scomparso nella notte a 79 anni, è stata una presidenza controversa, fatta di discese ardite e di risalite, proprio come cantava Lucio Battisti negli anni Settanta in uno dei suoi successi più conosciuti. Diverse le frasi celebri dispensate in pubblico e in privato dal 2014 al 2017, che lo fecero finire nell’occhio del ciclone su temi scottanti come il razzismo, il calcio femminile, l’omosessualità e gli ebrei.

Tavecchio, la gaffe su Opti Poba e le banane

Lo scivolone dialettico forse più celebre di Tavecchio è stato quello durante la campagna elettorale per la presidenza della Figc, nell’estate 2014. In un discorso sull’abuso di stranieri nel calcio italiano, e in particolare nel settore giovanile, Tavecchio inciampò letteralmente su una buccia di banana: “Le questioni di accoglienza sono una cosa, quelle del gioco un’altra. L’Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare, noi invece diciamo che ‘Opti Poba’ è venuto qua che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così”. Per la marea di critiche ricevute, qualche giorno dopo Tavecchio aggiunse: “L’assassino di John Kennedy non ha subìto quello che ho subìto in questi giorni”.

Nuovo scivolone: le calciatrici handicappate

Altra gaffe durante un’intervista a Report sulla situazione del calcio femminile in Italia. In quell’occasione l’allora presidente della Figc accostò le calciatrici agli handicappati: “Noi siamo in questo momento protesi a dare una dignità anche sotto l’aspetto estetico della donna nel calcio. Perché finora si riteneva che la donna fosse un soggetto handicappato rispetto al maschio sulla resistenza, sul tempo, sull’espressione anche atletica e invece abbiamo riscontrato che sono molto simili”.

Le altre polemiche: quelle frasi su gay ed ebrei

In una conversazione telefonica riportata dal Corriere della Sera, poi, Tavecchio si lasciò andare ad alcune dichiarazioni compromettenti nei confronti di ebrei e gay. “Tutto il patrimonio di Cecchi Gori lo rileva un certo Anticoli, un ebreaccio”, affermò il boss della Figc. “Io non ho niente contro gli ebrei, eh? Io sono il primo a sostenerli, tutta la mia vita ho lavorato, io ero il direttore di 28 filiali in Lombardia, c’erano tre filiali, quelle che andavano meglio c’erano direttori ebrei”.

Incalzato dal suo interlocutore – “Però come diceva Umberto Eco…” – Tavecchio aggiunse: “Però è meglio tenerli a bada, assolutamente”. Dulcis in fondo, le parole poco opportune nei confronti degli omosessuali, a proposito di un ex dirigente Figc, pronunciate in quella stessa telefonata: “Davvero era gay? Io non ho niente contro gli omosessuali, però meglio lontani da me. Io sono normalissimo”.

I meriti di Tavecchio: la tecnologia e…le dimissioni

Ma Tavecchio è stato anche un innovatore, che si è battuto con convinzione per l’introduzione della tecnologia nel calcio. “Gli effetti positivi dell’applicazione della tecnologia sulla linea di porta sono sotto gli occhi di tutti”, disse nel 2016. “Adesso va applicata anche in altre zone del campo e non solo, sempre con l’obiettivo di tutelare la centralità e la credibilità dell’arbitro che resta l’unico garante dell’applicazione delle regole in campo”. Ed è stato anche capace di rassegnare le dimissioni all’indomani della mancata qualificazione al mondiale: Gravina, ad esempio, non ha fatto altrettanto.

Morte Tavecchio, giudizi contrastanti sul web

La scomparsa di un personaggio così controverso ha naturalmente diviso il popolo del web. “Riposa in pace Tavecchio, nel tuo girone infernale pieno di ebrei e omosessuali, mentre insegni agli Opti Poba a non mangiare solo banane”, scrive un utente dal dente avvelenato. E non è il solo. “Le mie lacrime se le meritano Sinisa, Pelè e Vialli“, fa sapere Lucy. Willi ne traccia un profilo…da vicino: “Abitava a 10 minuti da casa mia. Persona pane e salame ma non politicamente corretto. Quando disse che in Italia arrivavano troppi giovani calciatori africani (opti) più scarsi dei nostri era la verità. E si è visto”. Mentre Spike ne elogia un gesto: “La dignità di dimettersi per una mancata qualificazione ai mondiali. Dignità che Gravina si sogna”.

Morte Tavecchio: frasi celebri, gaffe e polemiche. Il web in tilt Fonte: Ansa

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