La speranza era appesa a quel filo sottile che spesso costituisce un atto di resilienza umana a una fatalità incomprensibile e crudele. Purtroppo, nella tarda mattinata di lunedì 15 aprile, è giunta la conferma della scomparsa di Mattia Giani, 26 anni, il calciatore del Castelfiorentino United che aveva avuto un malore ieri domenica 14 aprile al 14′ del primo tempo durante Lanciotto Campi-Castelfiorentino, gara di Eccellenza Toscana.
Per onorarne la memoria, la Figc ha deciso di osservare un minuto di raccoglimento prima delle gare in programma oggi e per l’intero fine settimana, inclusi anticipi e posticipi.
- Il malore in campo di Giani
- Chi era Mattia Giani
- Il dolore del sindaco e della comunità
- Il ricordo di Gianluca Mancini
Il malore in campo di Giani
La gravità dell’accaduto – nel corso del match – è stato immediatamente compreso dai presenti allo stadio di Campi Bisenzio, struttura che ospitava il Castelfiorentino che giocava in trasferta. Durante la partita, Mattia è crollato a terra destando l’attenzione dei compagni e degli addetti ai soccorsi che sono intervenuti predisponendo il trasferimento all’ospedale Careggi di Firenze. Giani era in arresto cardiaco.
La sua lotta per la vita è proseguita presso il nosocomio fiorentino, senza però che giungesse la notizia attesa da familiari, amici e i tifosi che avevano seguito il Castelfiorentino United. Giani è mancato stamani stando a quanto diffuso dai media locali e in primis dal post pubblicato dal sindaco, nonostante i soccorsi tempestivi e il supporto da parte dell’equipe medica che lo ha accolto a Firenze.
Una tragedia che tocca il calcio toscano e tutto, avvenuto nelle stesse ore del malore, di minore entità da quanto appurato che ha colpito il difensore della Roma, Ndicka, il quale verrà sottoposto a nuovi esami prima di poter procedere alle dimissioni.
Chi era Mattia Giani
Mattia Giani aveva militato in diverse squadre, tra cui anche il Grosseto e il Savona; arrivava dall’Empoli dove aveva seguito la classica trafila delle giovanili come ala e che lo aveva formato dal punto di vista calcistico.
La società, attorno alle 12:47, ha pubblicato un post per ricordare il passato di Giani che era rimasto legato ai colori del club toscano:
Oggi si stringono tutti alla famiglia, chiamata ad affrontare la prova più dolorosa e ingiusta, quella a cui si è comunque impreparati con la perdita di questo ragazzo di appena 26 anni e che era sceso in campo per giocare. Per disputare una partita di calcio.
Domenica 14 aprile doveva essere una partita come le altre: Lanciotto Campi-Castelfiorentino United allo stadio comunale di Campi Bisenzio. Poco dopo l’avvio, al 14’ Mattia, dopo un tiro verso la porta, si mette una mano al petto e crolla. Immediati i soccorsi dati dagli staff delle due squadre e dai compagni. Giani era originario della provincia di Pisa. Abitava a Ponte a Egola.
Mattia è il fratello di Elia Giani, che attualmente gioca nel Legnago Salus e che ha immediatamente espresso le proprie condoglianze al proprio giocatore e alla famiglia con un comunicato:
La gravità delle condizioni di salute di Giani si erano palesate quasi subito, tant’è che nel pomeriggio di ieri, domenica 14 aprile, la società attraverso i propri canali social ufficiali aveva esternato ansia e preoccupazione per le condizioni di Mattia:
Il dolore del sindaco e della comunità
Il lutto colpisce in maniera particolare Castelfiorentino, per i cui colori il giovane militava e a cui si era legato. La partecipazione del primo cittadino e della comunità è stata tangibile, fin dai primi minuti successivi alla diffusione della notizia del malore di Mattia.
Nella mattinata di lunedì, il post del sindaco Alessio Falorni, che ha confermato la scomparsa del giovanissimo calciatore, dopo il primo appello di speranza e che ha provocato l’onda emotiva che leggiamo su facebook:
“Mi giunge, purtroppo, una terribile notizia. Mattia non ce l’ha fatta. In questi momenti mancano decisamente le parole. Una tragedia terribile. Un dolore straziante. Possiamo solo stringerci tutti assieme in un abbraccio fortissimo alla famiglia, e alla sua società di appartenenza. Riposa in pace. “, si legge.