A Sport Week, Enea Bastianini ha analizzato le prime uscite nei test in Qatar: “Meglio delle aspettative, non mi immaginavo tutta questa potenza, la velocità nei cambi marcia. Ma è molto gustoso guidare una MotoGP. Già dal secondo giorno la velocità è stata meno scioccante. L’accelerazione è ciò che mi ha colpito di più. E l’elettronica. Le gomme cambiano molto dalla Moto2. I freni in carbonio alla fine sono la cosa che mi ha scioccato di meno, mi aspettavo molta più differenza“.
Tre italiani nel marchio Ducati insieme a Luca Marini e Pecco Bagnaia: “Ci parliamo molto, con Luca ho sempre avuto un rapporto un po’ più distante, essendoci frequentati di meno. Mentre con Francesco, frequentando la stessa compagnia, è nato un rapporto di amicizia. Poi in pista potrà succedere di tutto, ma è giusto che sia così. Questo è un team pazzo. Nel primo anno sarà fondamentale riuscire a fare gioco di squadra, imparare dagli altri piloti cosa serve per fare andare forte la Ducati“.
Infine un ricordo su Gresini : “Fausto per me è stato come un padre nel paddock. Mi ha indirizzato verso molte cose, mi ha aiutato a crescere. Il primo a credere in me veramente. In questi giorni penso tanto a lui, ancora non ho realizzato che non c’è più“.
Alla fine del 2015 avrebbe voluto lasciare il team Gresini, Fausto si oppose fermamente: “E’ stata una gran lezione quella, Fausto era una persona molto determinata. Ma dopo quel litigio le acque si calmarono, ci siamo capiti e tutto è diventato meglio di prima. L’anno scorso, con il paddock bloccato per Covid, mangiavo spesso nella sua hospitality pur non facendo parte del suo team. L’unica volta che mi ha detto no è stato quando me ne volevo andare e ha fatto bene“.