La MotoGp sbarca ad Austin ed è subito caos. Dopo le libere del venerdì sera, tutti i piloti della classe regina hanno criticato la pista americana, considerata pericolosa e poco agibile. I mancati miglioramenti hanno infastidito Valentino Rossi: “Già nel 2019 la pista era difficile, avevamo chiesto lavori alla curva 10 e nello Snake, ma in altre parti è peggiorata ed è pericolosa: così non riesci ad andare al limite e quindi non trovi il limite. Ci avevano garantito dei lavori, invece la situazione è peggiore”.
Marc Marquez è stato il migliore delle libere ma anche il pilota spagnolo si è unito al coro delle critiche: “La pista è bella e mi piace, ma l’asfalto è il peggiore del mondiale: più che le buche, il punto è che il terreno si muove: siamo al limite, se ne deve parlare in safety commission. È andata bene, ma non come vorrei perché fatico nei cambi di direzione: il risultato è là, ma non sono del tutto contento delle mie sensazioni”, ha concluso Marquez.
Pecco Bagnaia è incredulo: “Siamo oltre il pericoloso, non puoi pensare a guidare la moto, ma solo a restarci attaccato – ha affermato il pilota della Ducati -. Non va bene, per noi è pericoloso già completare un giro: siamo stati abbastanza veloci, ma è dura fare tanti giri rapidi con costanza. Noi dobbiamo crederci e provare a rimontare, ma in queste condizioni non è facile perché non guidi sereno, sei rigido e fatichi il triplo: rendere la moto più morbida possibile potrebbe non bastare . Ci sono due tipi di asfalto in pista: quello vecchio è pieno di crepe e se piove e poi si asciuga è un disastro”.
Il leader della classifica piloti della MotoGP Fabio Quartararo ci va giù pesante: “La pista non è adatta per correre, è più una pista da motocross, non c’è la sicurezza necessaria. Ma è così per tutti e quindi bisogna adattarsi e cercare di ottenere il massimo. Sulla pioggia la posizione finale non era di certo ideale, ma come feeling mi sono trovato bene e questo è positivo. Sull’asciutto, poi, mi sono trovato bene. Non posso controllare il meteo, l’unica cosa che posso fare è dare il 100% in ogni condizione”.
Anche il campione del mondo in carica Joan Mir non ha risparmiato la pista di Austin: “È stata una giornata molto difficile, non mi aspettavo di avere così tanti problemi di stabilità. Faccio fatica sui dossi, dobbiamo trovare una soluzione. La pista è in pessime condizioni e dobbiamo trovare un modo per risolvere questo problema. 20 giri con questi dossi possono essere molto difficili. La cosa più complessa è realizzare il giro veloce visti i tanti avvallamenti. Quando sono entrato in pista al primo giro sapevo già che non sarei stato nella Top10. In curva cinque c’è un buco enorme. Non ho mai guidato in condizioni come queste nella mia vita. È imprevedibile quello che può succedere, ma siamo tutti nella stessa condizione”.
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