Franco Morbidelli tira un bilancio positivo della tre giorni di test a Mandalika, in Indonesia. Pur concordando con Quartararo su alcuni problemi della M1, uno su tutti la velocità di punta, l’italiano si dice comunque soddisfatto del lavoro svolto. Queste le sue dichiarazioni:
“Siamo secondo e quinto. Abbiamo le nostre armi e dobbiamo usare quello che abbiamo, c’è poco da fare. Sappiamo tutti che la Yamaha non è impressionante dal punto di vista velocistico, perché probabilmente è la più lenta della categoria sul rettilineo, ma ha altre caratteristiche che vanno usate al massimo”.
“Sicuramente quando il margine è in curva, il pilota deve rischiare di più in quel frangente, però è quello che dobbiamo provare a sfruttare al meglio. Yamaha sta lavorando, e lo farà anche in futuro, per migliorare questa situazione. Noi possiamo solo dare il massimo e vedere dove ci porta, ma al momento siamo secondo e quinto”, ha aggiunto.
Molto convincente anche il time attack odierno, col Morbido che ha trovato il quarto tempo di giornata e il quinto cumulativo:
“Peccato che in questo pre-campionato non abbiamo avuto tempo per provare troppi time attack, perché ci siamo concentrati sul migliorare la moto ed il feeling, sul fare piccole modifiche con Patrick per capire bene cosa voglio. Con un capo tecnico nuovo e comunque con una moto nuova bisogna avere tempo di adattarsi”.
“La M1 2022 è molto simile alla 2021, ma è molto diversa dalla 2019, che è quella con cui ho corso principalmente negli ultimi due anni. Io dovevo ancora trovare la mia base ed ho impiegato la maggior parte di questi cinque giorni per trovarla, anche se alla fine sono soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto”.
“Nel finale ci siamo dedicati anche al time attack, facendone uno ieri e due oggi. Soprattutto quelli di oggi sono venuti fuori abbastanza bene, anche se dobbiamo migliorare sia io che il setting della moto. Però credo che il lavoro che abbiamo fatto in questi test sia un buon punto di partenza”.