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MotoGP, l'addio di Valentino Rossi: la rivelazione di Pecco Bagnaia

Il pilota torinese della Ducati ha parlato della scelta del Dottore di ritirarsi a fine stagione: "Non sono il suo erede perché sarà impossibile emularlo. Non vederlo più tra noi sarà molto strano".

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La terza stagione di Francesco Bagnaia in MotoGP era partita con ben altre aspettative rispetto alle prime due dal momento che il pilota torinese era stato promosso dalla Ducati e scelto come guida del team ufficiale dopo il biennio di “formazione” alla Pramac.

Al torinese e a Jack Miller era stata affidata l’eredità di Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci e le cose sembravano essersi subito messe bene, con la prima pole in carriera al debutto a Losail e tre podi nelle prime quattro gare.

Poi, però, la crescita si è stoppata con una serie di piazzamenti deludenti, figli anche di qualche episodio sfortunato, fino a perdere troppo terreno da Fabio Quartararo e anche la seconda posizione nella classifica del Mondiale a vantaggio del campione in carica Joan Mir e a subire il sorpasso pure da Johann Zarco, che ha preso il posto dello stesso Bagnaia alla Pramac.

A poco più di due mesi dalla fine della stagione, Pecco, intervistato da ‘Dazn’, ha tracciato un primo bilancio, senza però ancora rinunciare del tutto al sogno di agguantare la prima vittoria in carriera in MotoGP in una stagione in cui nessun pilota italiano è ancora riuscito a vincere una gara. Il digiuno assoluto di successi tricolori in un’annata di MotoGP non si registra dal 2012:

“Spero piova in tutte le gare da qui alla fine perché così avrò maggiori possibilità di ottenere buoni risultati rispetto a Quartararo. Sta facendo molto bene, è il più forte quest’anno e mi piacerebbe competere con lui“ ha ammesso Bagnaia.

Così se il sogno di competere per il titolo è rinviato almeno di un anno, non è un mistero che il 2022 sarà una stagione particolare per tutta la MotoGP e per i piloti italiani in particolare, in quanto la prima del dopo Valentino Rossi .

Bagnaia si è smarcato con sincerità dal paragone con il ‘Dottore’: “Non sono l’erede di Valentino Rossi, perché penso che sia e sarà impossibile per tutti fare quello che ha fatto lui”.

Fatto sta che non vedere più Vale nel paddock sarà una sensazione strana. Anche per gli avversari..: “Sarà difficile stare senza di lui perché siamo sempre tutti insieme, lo vediamo sempre tra noi, ma penso abbia fatto la cosa più giusta per se stesso”.

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