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Pagelle di PSG-Inter 5-0: Hakimi, Doué, Kvara e Mayulu consegnano la Champions a Luis Enrique. Nerazzurri umiliati.

I top e flop della finale di Champions dell'Allianz Arena. La squadra di Inzaghi mai in partita subisce un crollo storico.

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Il calcio è strano. Nell’anno in cui perde Kylian Mbappé il PSG vince la prima Champions League della sua storia. Dopo averla rincorsa per anni, i rossoblù strapazzano un Inter mai realmente in partita. Giochi chiusi già nel primo tempo con le reti dell’ex di turno Hakimi e di Doué. Nella ripresa la squadra di Luis Enrique completa l’opera ancora con Doué e per finire con Kvara e Mayulu. Notte terribile per Inzaghi e i suoi.

Le scelte di Inzaghi e Luis Enrique

L’esperienza contro la spensieratezza della gioventù. La si può leggere anche così la finale di Champions League tra Inter e Paris Saint-Germain. D’altra parte i nerazzurri hanno una età media di 30 anni e 242 giorni che desta scalpore se paragonata con i 25 anni e 96 giorni dei rossoblù.

Luis Enrique aveva un solo dubbio e lo scioglie così: Doué e non Barcola dal primo minuto. Inzaghi invece ha disposizione il miglior 11 possibile, per cui la formazione è quella ampiamente ipotizzata anche alla vigilia. Pavard riprende il suo posto in difesa. Lautaro e Thuram formano la coppia d’attacco.

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Troppo PSG per l’Inter

Il PSG parte davvero forte e non è un caso se sblocca il punteggio dopo appena 12 minuti. Il gol arriva dall’ex nella più classica delle beffe con Hakimi che solo in area di rigore insacca e si scusa. E pochi minuti c’è spazio anche per il raddoppio con Doué in contropiede. Ciò che sorprende è l’impotenza dell’Inter, quasi inerme di fronte allo strapotere tecnico dei rossoblù. I nerazzurri ci provano solo su calcio d’angolo: il colpo di testa di Thuram finisce di poco a lato.

Nerazzurri senza reazioni: è umiliazione

Nel secondo tempo l’Inter prova a fare qualcosa in più. Inzaghi ingaggia una polemica con l’arbitro Kovacs per qualche cartellino mancante e si becca un’ammonizione. Il PSG sa però come far male: Doué viene servito da Vitinha e fa 3-0. A chiudere i conti ci pensano Kvaratskhelia e Mayulu per una sconfitta che assume i tratti dell’umiliazione per i nerazzurri. La Champions va al PSG, la prima della sua storia. Vinta senza discussioni.

Le pagelle dell’Inter

  • Sommer 6 I francesi pressano anche lui, impedendogli di giocare il pallone e rilanciare l’azione. Sui gol presi nessuna responsabilità.
  • Pavard 5,5 Un poco meglio rispetto ai compagni ma non siamo alla sufficienza. I rossoblù fanno soffrire anche lui. (Dal 54′ Bisseck ng Il suo ingresso è motivato con i centimetri in area di rigore avversaria ma si fa male e dura poco; dal 62′ Darmian 5 Entra in un momento impossibile della partita e tenta di tutto per contenere Kvara. Inutilmente).
  • Acerbi 5 L’assenza di punti di riferimento degli avversari lo lascia completamente disorientato.
  • Bastoni 4,5 Si perde l’inserimento di Hakimi sul primo gol. Complessivamente è disattento.
  • Dumfries 5 Nello spento primo tempo dei nerazzurri, qualche suo inserimento contribuisce a dare quel barlume di speranza necessario per restare sul pezzo. Ma è poca roba, anche perché il duello con l’avversario è straperso.
  • Barella 4,5 Ingenuo quando si fa anticipare da Pacho. Assai sottotono.
  • Calhanoglu 4,5 A centrocampo l’Inter si fa mangiare in testa. E il turco non fa nulla per evitarlo. (Dal 70′ Asllani 5,5 C’è poco o nulla da fare ormai).
  • Mkhitaryan 4,5 Il ritmo di circolazione di palla è troppo veloce per l’armeno, che ne risente. (Dal 62′ Carlos Augusto 5,5 ).
  • Dimarco 4 Poco reattivo nelle chiusure. Ci mette lo zampino su entrambi i gol subiti. (Dal 54′ Zalewski 6 Almeno prova a saltare l’uomo).
  • Martinez 4,5 Completamente fuori dalla partita.
  • Thuram 5 I duelli con i centrali del PSG sono tutti persi. Ci mette un pizzico di grinta in più della media ma chiaramente non basta.

Le pagelle del PSG

  • Donnarumma 6 Poco impegnato, si limita all’ordinaria amministrazione.
  • Hakimi 7 Gioca sempre molto alto, è aggressivo e ha il gran merito di sbloccare la gara.
  • Marquinhos 7 Se il PSG può giocare in questo modo è perché ha due centrali che conoscono i tempi di gioco, quelli in cui alzarsi in pressione. E che accettano l’1vs1, non perdendolo mai.
  • Pacho 7 Vedi Marquinhos.
  • Mendes 6,5 Non rischia nulla dietro e copre le spalle a Kvara. (Dal 78′ Hernandez ng).
  • Joao Neves 7 Elude la pressione degli avversari con un’ottima gestione del possesso palla. Con Vitinha forma una doppia cabina di regia che consente al PSG di sapere sempre cosa fare e a chi affidarsi. (Dall’84’ Zaire-Emery ng).
  • Vitinha 8 Passa tutto dai suoi piedi. E che piedi…
  • Ruiz 7 Fa il tuttocampista, nel senso che è quello più libero di svariare per la mediana cercando la posizione più idonea. Ha sempre la testa alta, il ché gli consente di giocare bene il pallone. (Dall’84’ Mayulu 7 Entra e segna prendendo parte alla serata da sogno).
  • Doué 8 La freschezza dei 19 anni, la classe di un veterano. Doppietta in una finale di Champions: non è roba da tutti. (Dal 66′ Barcola 7 Non è un ingresso soft, tutt’altro).
  • Dembelé 8 Organizza lui la manovra offensiva della squadra. Decide dove andare e gli altri si adeguano, tanto lo sanno di potersi fidare.
  • Kvaratskhelia 7,5 Ci prova in tutti i modi a far gol, anche di testa. Alla fine segna la rete del poker. (Dall’84’ Ramos ng).

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