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MotoGp: "Marquez non è Rossi", confronto impietoso di Lorenzo e Pedrosa. Retroscena su Ducati e il Martin furioso

Continuano ad emergere i particolari del repentino dietrofront di Ducati con Martin per promuovere Marquez nel team ufficiale al fianco di Bagnaia. Ma due leggende come Lorenzo e Pedrosa stroncano Marc nel paragone con Rossi

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Non è bastata una settimana per metabolizzare la rivoluzione di cui è stata oggetto la MotoGP. Il paddock che si gode una sosta non programmata per lo spostamento del Gp del Kazakistan andato a prendere il posto del cancellato Gp di India, non smette di parlare del doppio accordo in poche ore che ha portato Jorge Martin in Aprilia e Marc Marquez in Ducati ufficiale.

Col passare delle ore emergono diversi retroscena sulla trattativa folle e in particolare sul dietrofront che ha portato Borgo Panigale da Martin a Marquez nel giro di pochi giorni facendo esplodere il mercato piloti MotoGP. Una caso che ha irritato Martinator, che ha dimostrato ancora una volta le abilità di stratega di Marc fuori dalla pista, e che ha suscitato commenti pepati da parte di due leggende come Dani Padrosa e Jorge Lorenzo.

MotoGp, retroscena Ducati: la prima scelta è stata Martin…

A svelare qualche retroscena della lunga e sofferta decisione della Ducati di dare una moto ufficiale a Marc Marquez togliendola di fatto dal “sedere” di Jorge Martin è stato il sito specializzato mowmag.com che ha provato a ricostruire i giorni febbrili di trattative da parte della casa di Borgo Panigale. Il tutto racchiuso tra il Gran Premio di Spagna e quello d’Italia al Mugello.

Una settimana di fuoco in cui i vertici Ducati avevano deciso di dare la tanto agognata chance “ufficiale” a Jorge Martin. E glielo avevano anche comunicato proprio a margine della gara di casa. Il “prescelto” aveva vinto la sua personale corsa contro Marquez e Bastianini per una moto ufficiale nel team ufficiale Ducati al fianco di Pecco Bagnaia.

Tutto finito, forse. Anzi no. E’ solo l’inizio. A Martin viene detto che l’unica cosa che avrebbe cambiato le carte in tavola sarebbe stata una vittoria del Mondiale da parte di Marquez, cosa peraltro non facile vista comunque la lotta serrata tra Martinator e Bagnaia. Ma la discriminante ci stava. A quel punto il “carrozzone” Ducati è andato da Marc per comunicargli che se non avesse vinto il Mondiale nel 2025 avrebbe corso con Pramac ma con una moto ufficiale come sta facendo quest’anno Martin.

MotoGp, Marquez rifiuta Pramac: Ducati “costretta” a cambiare idea

Marquez voleva la moto migliore. Voleva solo Prima Ducati. L’abile stratega spagnolo col suo staff ha studiato tutto nei minimi dettagli. Scacco matto in due mosse. Già perchè Marc non si accontenta di avere una Desmosedici ufficiale in un team satellite. E lo dice a chiare lettere ai vertici Ducati: “solo un team ufficiale altrimenti vado via, in Aprilia o Ktm”. Che poi è quello che il pilota di Cervera ribadisce a chiare lettere in conferenza stampa giovedì al Mugello.

Dall’Igna e soci sono spiazzati dall’aut-aut di Marquez. Si prendono del tempo per decidere. Ma si capisce che Ducati non vuole perdere un 8 volte campione del mondo. E si arriva così al Gran Premio d’Italia al Mugello. Secondo la ricostruzione di mowmag il manager di Martin, Albert Valera sente puzza di bruciato, capisce che qualcosa è cambiato e con Martin inizia a parlare con Aprilia. L’accordo arriva in poco tempo con Massimo Rivola e così Martinator gioca d’anticipo cullando il sogno di vincere il mondiale in un team satellite (Pramac) e portarsi il numero 1 in Aprilia dando lui, stavolta, scacco matto a Marquez e alla Ducati.

Fonte: Ansa

Marquez in Ducati, Lorenzo cinico: “Marc ha raggiunto il suo scopo”

“Jorge era molto dispiaciuto per quello che Ducati gli ha fatto, ma ora è felice ed emozionato – ha detto Aleix Espargaro che ritirandosi di fatto lascerà il posto a Martin – Voglio il bene sia di Jorge che dell’Aprilia, li amo entrambi. Per me è un sogno che la mia Aprilia #41, e tutti i miei ragazzi dal box, siano per Jorge l’anno prossimo, è una cosa che mi rende molto felice, sia per lui che per la squadra”.

A commentare il doppio annuncio per il 2025 anche l’ex stella della MotoGP, Jorge Lorenzo a DAZN Paddock Abierto: “Sono sorpreso. Marquez aveva un piano, ora lo abbiamo scoperto nel migliore dei modi, ha giocato le sue carte dicendo che non sarebbe andato in Pramac. Penso che Ducati si sia spaventata. Quella minaccia “se non mi metti nel team ufficiale me ne vado” ha avuto effetto”

MotoGP, Lorenzo e Pedrosa in coro: “Non è come ai nostri tempi con Rossi”

Jorge Lorenzo però ammette che un Marc Marquez competitivo, in lotta per vincere le gare e il titolo è un bene per la MotoGP: “Da quando Márquez è tornato a lottare per le vittorie il pubblico della MotoGP è aumentato. Non vi dico che sia ai livelli dei bei tempi di Valentino Rossi ma c’è una differenza, questo gioca un ruolo importante, visto che ha 32 anni e probabilmente gli restano dai due ai quattro anni buoni”.

Più o meno dello stesso avviso anche un’altra leggenda della MotoGP, Dani Pedrosa:: “Cosa dire di quei tempi, posso solo dire che Valentino Rossi fosse un grande rivale, mentre Marc Marquez lo definisco un furbetto“.

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