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MotoGP, Marquez torna in sella: cosa aspettarsi dal GP di Aragon

L'otto volte iridato scatterà dalla 13° casella domani ad Aragon, nel suo circuito di casa. Oggi una caduta senza conseguenze, c'è grande attesa per il #93

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Torna con il 13° tempo nelle qualifiche del GP di Aragon, 15° appuntamento del Mondiale MotoGP 2022, Marc Marquez, dopo la quarta operazione all’omero destro in seguito all’infortunio di Jerez de la Frontera nel 2020.

Ancora non al 100% da un punto di vista fisico, abbiamo visto un Carboncino determinato e “pazzo” come sempre, per nulla disposto ad accontentarsi di gestire la gara.

Marquez è sempre Marquez: steso ancora una volta nelle Libere 3

Marquez, nonostante il calvario che ormai lo perseguita ad due anni e passa, non vuole di certo cambiare il proprio stile di guida sempre al limite, spingendo l’HRC sempre al massimo, senza mai risparmiarsi.

Nel corso della carriera questo atteggiamento gli ha permesso di vincere ben otto titoli mondiali, ma gli è costato anche innumerevoli cadute più o meno gravi, e oggi non è stato diverso.

Mentre era intento a percorrere la curva 7 a tutta velocità, l’iberico si è visto scappare via l’anteriore nel tornante a destra, prima del cavatappi. Il #93 fortunatamente si è rialzato immediatamente ed è tornato al box senza inconvenienti o infortuni. È la prima caduta del pilota HRC dal suo ritorno in MotoGP dopo la 4° operazione all’omero destro. Il pilota di Cervera partirà 13° in griglia.

Marquez dopo le qualifiche: “Oggi si è vista la realtà del mio livello attuale”

Di certo un 13° posto non soddisfa un animale da gara come Marquez, consapevole però di essere già fortunato a non essersi fatto male nella caduta:

“L’avevo detto ieri che, presto o tardi, ci sarebbe stata una caduta: ci sta, è lavoro. Pure a Misano mi era già capitato di farmela scappare, ma questa volta non sono stato in grado di controllarla. Ma a parte questo, penso sia stato un’ottima giornata per noi, dato che nel pomeriggio sono stato bene, sono stato rapido ed ero comodo sulla Honda. Al contrario, al mattino, proprio come ieri, non ero ok, non mi sentivo bene: per fortuna la gara è alle 14. Sono piuttosto fiducioso. Penso che oggi si sia notata la realtà del mio livello del momento. So che le aspettative sono sempre davvero alte, però ieri avevo specificato di non avere nessuna possibilità di andare sul podio: io so qual è la realtà, quale la mia condizione. Siamo nel campionato del mondo, il livello è elevatissimo. Per la gara l’obiettivo è giungere fino al traguardo, girare. Proverò di fare del mio meglio, che sia decimo o undicesimo, o nono ancora meglio non importa: so qual è il mio limite”.

Una parola anche sulla lotta mondiale e sul braccio destro ormai pieno di cicatrici:

“Ci saranno due corse in una: c’è il GP di tre piloti che potrebbero scappare via, che sono Bastianini, Bagnaia e Quartararo, e dopo un gruppo di rider dal passo quasi uguale. Io mi auguro di fare una buona partenza e spero di avere un ritmo buono per stare nel mezzo, senza scordarmi che sono quattro mesi che non faccio una gara intera”. Sul braccio: “Più che dolore, è un fastidio, ma la cosa fondamentale è che è sotto controllo. Sto mettendo su muscoli. Un aspetto importante è che quando sono caduto non ho pensato minimamente al braccio, cosa che invece avveniva in precedenza. È tutto più naturale. Non ho perso confidenza, non c’è dolore”.

MotoGP, cosa ne pensano i piloti del ritorno di Marquez

Tutto il Circus della MotoGP è al settimo cielo per il ritorno di Marquez, figura dominante anche dal punto di vista mediatico. La domanda però è una: l’otto volte iridato potrà lottare per la vittoria?

Alcuni pensano di si, come il campione del mondo Fabio Quartararo, proprio come il compagno di box dello spagnolo Pol Espargaro, che sostiene di non credere a Marc quando dice di avere l’1% di chance di vittoria. Tra l’altro, Marquez ha vinto già sei volte in carriera davanti al proprio pubblico di Aragon.

Se Bagnaia non si esalta troppo e sposta l’attenzione sulla lotta al vertice, il rider del team Gresini Enea Bastianini, dal prossimo anno in Ducati con una moto Factory, non crede che il classe 1993 possa ambire alla vittoria: “Marc ci metterà poco a tornare ad essere veloce, mentre per essere veloce in gara magari gli ci vorrà un po’ più di tempo. Se fosse così facile, Stoner dovrebbe essere 25 volte campione del mondo dopo i test in Malesia di qualche anno fa”.

MotoGP, Marquez torna in sella: cosa aspettarsi dal GP di Aragon Fonte: Getty Images

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