Enea Bastianini è sempre più vicino ad approdare al team ufficiale della Ducati. Lo ha confermato alla Gazzetta dello Sport Carlo Pernat, suo manager dal 2018, che auspica che questo scenario si realizzi. Ecco le sue parole.
“Io ci spero, ovviamente, e a questo punto dico che con i risultati che sta facendo se la merita. Una grande azienda pianifica con parecchio anticipo, e credo che nei piani della Ducati ci fosse l’idea di promuovere Martin, ma va bene il discorso del marketing e tutto, ma qui facciamo le corse, e i punti sono quelli che contano. La Ducati aveva un diritto di prelazione su Enea, ma alla luce di questi risultati abbiamo rinegoziato con Gigi Dall’Igna e Paolo Ciabatti un nuovo contratto per il 2023 e 2024: avrà un trattamento da pilota ufficiale e riceverà gli sviluppi non appena saranno disponibili. Non abbiamo ancora firmato, ma ci siamo dati la mano poi la Ducati potrà scegliere tra team ufficiale o altro team. Potrebbe anche essere la Pramac, o ancora il team Gresini, che sta dimostrando di essere un’ottima squadra e dove Enea si trova benissimo, ma sia Enea sia io ovviamente speriamo che venga promosso nel team ufficiale”.
Se dovesse approdare alla Ducati ufficiale lasciando il team Gresini si ritroverebbe molto probabilmente come compagno di squadra Francesco Bagnaia, col quale domenica a Le Mans ha ingaggiato una bellissima lotta, terminata con la caduta del torinese e la vittoria del riminese, la terza stagionale. Pernat si augura che questa lotta continui fino alla fine della stagione, magari con in palio il titolo mondiale.
“Sarà una bellissima battaglia tra due piloti che si stimano. Domenica Bagnaia ha sbagliato quando ha visto che un pilota con una moto sulla carta inferiore lo ha passato, ma queste situazioni capitano. Poi ovviamente il compagno diventa il primo rivale, ma è giusto così. Non mi piace quando sento dire che Jack Miller, che è uno che adoro e che prenderei sempre, è un compagno perfetto perché vanno d’accordo ed è sempre pronto ad aiutare, tra compagni ci deve essere rivalità, anche perché questa cosa aiuta entrambi ad alzare il proprio livello. Ma se diventassero compagni, io non vedrei nessun problema neanche tra loro due”.