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MotoGP, Valentino Rossi replica alle accuse dell'ex campione del mondo

Il pilota di Tavullia non ha gradito le parole di Marco Lucchinelli che gli ha consigliato il ritiro: "Mi stupisce che parli proprio lui... Siamo stati molto amici".

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Correre per due volte consecutive sullo stesso circuito a distanza di una settimana può sembrare strano anche a chi, come Valentino Rossi, ne ha viste tante in carriera. Eppure il MotoMondiale 2021 inizierà proprio così, con due Gp consecutivi a Losail. Dopo quello di apertura, valido come Gp del Qatar, ecco l’inedito Gran Premio di Doha nel giorno di Pasqua. Il tutto proprio nella settimana in cui il Dottore ha festeggiato i 25 anni di carriera, avendo debuttato nell’allora 125 il 31 marzo 1996 in Malesia.

Rossi andrà a caccia di riscatto dopo la delusione del 12° posto che ha segnato il suo esordio con la Yamaha Petronas, dopo la grande illusione della partenza dalla quarta posizione in griglia.
Proprio la débacle in gara ha scatenato diverse critiche nei confronti del pilota di Tavullia, le più accese delle quali da parte di Marco Lucchinelli.

Il campione del mondo 500 del 1981 non è stato tenero con Valentino, riconoscendogli i meriti per una carriera leggendaria, ma consigliandogli il ritiro: “Valentino è stato un genio, un marziano, però ora è tornato sulla terra e non si devono trovare più tante scuse. Ha sempre corso per vincere, ora lo fa per arrivare” ha dichiarato Lucchinelli.

Valentino Rossi non ha gradito, replicando con toni piuttosto aspri: “Mi dispiace che sia Marco Lucchinelli a dirlo, perché è stato un grande amico di Graziano (il padre di Rossi, ndr), siamo stati molto amici noi e tutte le volte che lo vedo è super gentile con me. Non lo so, a un certo punto Lucchinelli ha iniziato a parlare sempre male di me, ma non ho capito bene il perché. Però alla fine ognuno può dire la sua, anche se naturalmente mi dispiace. Quelli che sono importanti sono i risultati, se riuscirò ad andare forte tutti risaliranno sul carro del vincitore, se non ce la farò continueranno a dire che dovevo smettere qualche anno fa”.

Rossi ha poi commentato il contatto con Brad Binder che lo ha condizionato nel Gp del Qatar: “Quando ho cominciato, i giovani avevano più rispetto per i piloti più vecchi, ma ora è tutto il mondo che è cambiato, non solo le corse. E non dipende dalla posizione per cui lotti, ma dai piloti. Alcuni sono puliti, altri, come Binder, entrano duri e non si preoccupano, mollano i freni e ti colpiscono. Poi ora con tutte queste telecamere se reagisci nascono polemiche che ti sfiniscono per tre settimane. Quindi bisogna essere, o fingere di essere, politically correct. O farlo da furbi”.

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