Tra spagnoli ci si capisce, o almeno si prova parlare la stessa lingua. Con Marc Marquez che non sembra voler affondare troppo il colpo sulla vicenda che riguarda l’iridato in carica della MotoGP, Jorge Martin, e l’Aprilia, che di fatto sin qui non ha mai potuto avvalersi dei servigi del campione del mondo, attualmente infortunato ma deciso già a cambiare aria a fine stagione. Perché Martin ha annunciato di aver esercitato la clausola di uscita dal contratto dopo soli 12 mesi prevista dall’accordo, con la casa di Noale che ha risposto per le rime, ribadendo che dal canto suo quel contratto vincolerà Martin almeno fino al termine della stagione 2026.
- Marquez sta con Martin: "Spero di rivederlo presto in pista"
- La "battaglia" in famiglia: "La mamma tifa sempre per il piccolo..."
- Bulega in orbita VR46 a partire dal 2027? Ducati apre
Marquez sta con Martin: “Spero di rivederlo presto in pista”
Marquez è stato più volte interpellato sull’argomento durante gli ultimi week-end di gara, ma fino a che non s’è presentato alla presentazione di uno store Ducati nei pressi di Barcellona (precisamente a Sant Quirze del Vallés), aveva sempre preferito tacere.
Stavolta invece s’è lasciato scappare qualche parola, anche se poi non è che abbia detto chissà quali grandi verità. “Se Jorge ha deciso di comunicare la sua decisione di voler esercitare la clausola di uscita dal contratto penso che avrà avuto le sue ragioni”, ha esordito l’attuale leader del mondiale. “La cosa più importante adesso è che Martin riesca a recuperare quanto più velocemente dai problemi che l’hanno tenuto fuori dai giochi nella prima parte di stagione. Lo aspettiamo tutti in pista e spero che quel giorno possa arrivare presto”.
La “battaglia” in famiglia: “La mamma tifa sempre per il piccolo…”
Non ci sarà Martin ad Aragon, dove invece Marquez proverà a ritornare sul gradino più alto del podio dopo la mancata vittoria di Silverstone. “Ormai ogni week-end può succedere di tutto. L’obiettivo mio è di fare più punti possibili per il campionato, ma la concorrenza non mancherà”.
Soprattutto quella “familiare”, con il fratello Alex che sembra aver trovato una tifosa in più proprio tra le mura di casa. “Nostra madre Roser Alentà ha detto che preferisce vedere Alex vincere piuttosto che me? Adesso andrò a cena da lei e le chiederò conto di questa affermazione”, ha risposto col sorriso sulle labbra. “È comprensibile che una madre voglia che sia il fratello minore a vincere, anche perché io ho vinto di più in carriera rispetto ad Alex. Ma so quanto sia orgogliosa di me e di come stiamo gestendo la nostra rivalità in pista”.
Bulega in orbita VR46 a partire dal 2027? Ducati apre
Chi sta andando forte, ma non nel motomondiale (piuttosto in Superbike), è Nicolò Bulega, rivelazione (ma non troppo) di questo primo scorcio di campionato. L’ex pilota di KTM e Kalex, mai vittorioso nelle 99 gare disputate in Moto3 e Moto2 dal 2015 al 2021, sta vivendo un’autentica seconda giovinezza (seppur abbia soltanto 26 anni) ed è logicamente attenzionato da Ducati anche per ciò riguarda anche eventuali prospettive di sbarco in MotoGP.
E l’anno buono potrebbe essere il 2027, quello del cambio regolamentare, con le moto 850 molto simili a quelle che adesso corrono in Superbike (e per questo Bulega è stato coinvolto nello sviluppo tecnico da Gigi Dall’Igna). La voglia di rivalsa dopo le stagioni non troppo brillanti trascorse nel motomondiale è grande e il team satellite Pertamina VR46 avrebbe fatto già più di un pensiero sull’attuale leader del campionato Superbike, tenuto conto che al termine della stagione 2025 scadrà il contratto di Franco Morbidelli, mentre Fabio Di Giannantonio chiuderà il rapporto (senza rinnovo) al termine del 2026.
Bulega nel 2027 in MotoGP è dunque un’opzione ad oggi credibile: finire nel team di Valentino Rossi, che l’aveva lanciato nel 2016 nello Sky Racing VR46 e col quale c’è stata una riconciliazione dopo qualche frattura del passato, sarebbe davvero come chiudere un cerchio. E Ducati ci sta pensando per davvero.