José Mourinho, esonerato a dicembre dal Manchester United, non vede l’ora di tornare ad allenare e in un’intervista a BeIn Sports annuncia le sue intenzioni e le sue condizioni: “Ho in mente di tornare ad allenare in estate, da giugno, per una nuova squadra e una nuova pre-season. So esattamente ciò che non voglio. È questo il motivo per cui ho dovuto già dire no a tre o quattro offerte diverse. E so ciò che voglio, non nei termini di un club specifico ma per la natura e la dimensione del lavoro”, sono le parole dello Special One, che in Italia potrebbe avere due pretendenti, una scontata e una soprendente: Inter e Juventus.
I nerazzurri a fine stagione saluteranno Luciano Spalletti, e potrebbero davvero riaffidarsi all’artefice del Triplete del 2010. Anche la Juventus si sta preparando a un possibile addio di Massimiliano Allegri: nella lista dei possibili sostituti figura anche il nome di Mourinho, nonostante i tanti scontri avuti in passato. Secondo quanrto riporta calciomercato.it l’agente Mendes nelle scorse settimane ha proposto alla Vecchia Signora lo Special One, ma ha ricevuto una risposta negativa.
“Ritornare in Portogallo, Inghilterra, Italia o Spagna? Posso tornare in un paese in cui sono stato prima e, ad essere sincero, mi è piaciuto lavorare in ogni paese in cui l’ho fatto. Potrei provare qualcosa di molto importante, cioè lavorare in un quinto paese e cercare di vincere tutto”.
“In questo momento sono da due mesi e mezzo senza lavoro e mi sto preparando ulteriormente per la prossima sfida: non è che sto in vacanza o che mi sto annoiando perché non ho nulla da fare. Sto preparando la mia persona per il prossimo lavoro, ed è qualcosa che quando si sta lavorando ogni giorno nel calcio con sei conferenze stampa alla settimana, tre partite alla settimana, con le analisi del pre e del post partita, con tutti i problemi quotidiani, qualche volta non si trova il tempo di badare a te stesso. Ora ho questi mesi dove penso di tornare anche più preparato di prima”.
Il tecnico portoghese ha escluso che allenerà una Nazionale: “Quello è un lavoro molto specifico. A me piace il lavoro quotidiano, le tante competizioni, le partite e voglio rimanere a livello di club. Però, chi può dirlo in futuro?”.
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