Musetti a Rotterdam si è fermato ai quarti, ma è soddisfatto del gioco espresso: “C’è sempre da soffrire nelle mie partite, però sono comunque contento di aver ritrovato l’atteggiamento mentale giusto e la lucidità necessaria”.
Merito anche del lavoro con uno psicologo: “Il lavoro mentale sta dando i suoi frutti, ora piano piano devo imparare a essere sempre più costante. Prima giocavo male anche in allenamento. Iniziavo bene, poi mi si spegneva la luce. Ora sta andando sempre meglio e anche tecnicamente ho lavorato molto sui colpi di inzio gioco, servizio e risposta”, ha concluso Musetti.