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Nainggolan allo scoperto sull'arresto: la verità su droga, prestito da 100mila euro e debiti di gioco

L'ex calciatore di Cagliari, Inter e Roma dice tutto in un talk show: ecco perché ha chiesto un prestito monstre a un criminale. E attacca: "La gente crede ai giornali".

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

La versione di Radja. Nainggolan parla del suo arresto avvenuto lo scorso gennaio nell’ambito di un’inchiesta sul traffico internazionale di droga. L’ex centrocampista di Cagliari, Roma e Inter si è ritrovato coinvolto in questa storia per aver chiesto un prestito da 100mila euro a un criminale in un momento difficile dal punto di vista economico. Al talk show ‘Bar Goens’ su VTM il belga ha raccontato la sua verità.

Arresto Nainggolan: Radja racconta tutto

Proprio quando aveva deciso di accettare una nuova sfida, probabilmente l’ultima della sua carriera vista la carta d’identità che recita 36, ecco il fulmine ciel sereno. Nainggolan è passato dalla soddisfazione per aver esordito nella Serie B belga con il Lokeren al dramma delle manette.

La notizia del suo arresto a fine gennaio ha avuto enorme clamore anche per via della portata dell’inchiesta su un’organizzazione criminale che importava cocaina dall’America Latina all’Europa, attraverso il porto di Anversa. “La gente crede a quello che scrivono i giornali, ovvero che io sia il capo di un giro di narcotraffico. Ma non mi è stata fatta una sola domanda sulla droga durante l’interrogatorio. E non ho mai toccato droga” ha detto a Eric Goens, il conduttore del noto talk show che porta il suo nome.

Perché Nainggolan ha chiesto un prestito a un criminale

E veniamo al nocciolo della questione, il motivo per su Nainggolan si è abbattuta una bufera giudiziaria: i 100mila euro avuti in prestito da un criminale con più di trenta condanne alle spalle, Nasr-Eddine Sekkaki. “Non capisco perché hai avuto bisogno di chiedere soldi in prestito” ha chiesto Goens, riferendosi ai guadagni milionari accumulati in carriera dal calciatore.

“Ho anche la mia vita privata – ha replicato l’ex Inter -. Sto divorziando da mia moglie”. Il Ninja ha spiegato che necessitava di quei soldi perché il conto cointestato con l’ex moglie era stato congelato.

Il giallo del prestito e la versione ritrattata

In un primo momento, come affermato dagli avvocati del centrocampista, Nainggolan aveva sostenuto di aver dato lui quella cifra in prestito a un amico in difficoltà, appunto Nasr-Eddine Sekkaki, fratello minore di Ashraf Sekkaki che nel luglio 2009 si rese protagonista di un’evasione hollywoodiana dal carcere di Bruges in elicottero.

Durante la prima udienza del caso, però, la versione del calciatore è stata ritrattata dall’avvocato di Sekkaki, Frédéric Thiebaut, secondo cui sarebbe stato Nainggolan a prendere in prestito il denaro (poi restituito) per coprire sì le spese del divorzio, ma anche i debiti di gioco al casinò. E alla fine quest’ultima versione è stata confermata dallo stesso Radja.

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