Il tecnico del Napoli Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa prima della gara contro il Barcellona allo stadio Maradona valida per il ritorno degli spareggi di Europa League. Comprendendo i preliminari, solo una squadra spagnola ha vinto a Napoli nelle competizioni europee in 10 precedenti (3N, 6P), 3-1 del Real Madrid in Champions League nel marzo 2017.
Queste le parole di Spalletti a una one to one su Sky Sport:
“Gara col Cagliari? In tutto il campionato è stata probabilmente una delle peggiori, io prendo per buono quello che abbiamo fatto in generale e non in una singola prestazione. Conosco i miei giocatori e so che sapranno sopperire a qualunque difficoltà. Insigne ce la fa e sarà a disposizione. Ha fatto tutto l’allenamento di ieri, anche qualcosa nella giornata della partita. Oggi ha lavorato a ritmi alti, quindi siamo molto fiduciosi”.
La gara col Barcellona e quella del weekend contro la Lazio potrebbe dare la vera dimensione della stagione partenopea:
“Dipende da quale livello di prospettiva ci metti davanti. In generale è sempre una bella prospettiva perché la squadra si è ritagliata uno spazio importante in questo campionato, ha una mentalità corretta e una voglia di rendere felici i tifosi, va a giocarsi le partite a viso aperto anche se a volte non ci riesce”.
Un’aura speciale a questa gara la dà di certo Maradona, ex di entrambe le squadre:
“Sicuramente sì, noi saremo accompagnati anche da lui, ci guarderà e tiferà per noi. Probabilmente non abbiamo un Maradona, ma 11 che tutti insieme possono diventare una squadra forte alla Maradona”.
Successivamente il tecnico azzurro ha parlato in conferenza stampa:
“In generale chi lotta può perdere e chi non lotta ha già perso. Bisognerà prendere delle decisioni, altrimenti si diventa solo dei passeggeri. Loro sono una squadra che vuole comandare la partita, quindi sin da subito bisognerà far vedere quali sono le nostre intenzioni se non vogliamo essere costretti ad abbassarci. Per Lozano c’è bisogno di valutare come sta giorno dopo giorno, lui ha bisogno di sentire la sua spalla solida. C’è da fare altri accertamenti clinici, quindi non sappiamo prevedere quanto ci vorrà per il suo ritorno in campo. Lei vuole Ospina titolare, ma forse non ha visto le partite. Se le guarda, si accorge che è sempre stato titolare. È stato infortunato qualche partita e non ha giocato. Nelle competizioni europee ha sempre giocato Meret, ma è una scelta che si è fatta. Lui deve mostrare la sua professionalità e giocare quando è chiamato in causa, come Meret. Per quanto riguarda la partita, penso che sarà molto difficile. È come se fossimo dei soldati in un videogioco, mandati da qualche parte per conquistare una postazione. Se fai bene vai avanti, se gli altri sparano crepi. È una partita così […] In generale, non dobbiamo farci caratterizzare da alcune cose che accadono a volte, ma dobbiamo fare leva su quelle che sono le nostre qualità che ci hanno portato in questa posizione di classifica e a giocare contro il Barcellona. Sicuramente dovremo fare qualcosa di diverso rispetto a ciò che abbiamo fatto con il Cagliari, non siamo giocatori da duello fisico o da contrasto aereo, siamo più giocatori da palla a terra. Come abbiamo fatto tante volte, possiamo farlo anche contro il Barcellona che è una delle squadre più forti al mondo. Manca Messi, ma è ugualmente la squadra forte di quel periodo perché ha giocatori forti in tutti i ruoli. I nostri obiettivi sono quelli di avere una squadra che possa rimanere impressa nelle menti dei nostri sportivi per l’atteggiamento mostrato in campo, vogliamo che questo sia l’espressione della sua gente. Dobbiamo assomigliare al desiderio e alla voglia dei nostri sportivi. Le rotazioni? Mi dica lei quali sono quelle che dovevo fare a Cagliari. Lo stesso vale per domani, che rotazioni devo fare a centrocampo? Poi chiaramente servirà tenere un equilibrio e valutare quelle che sono le sostituzioni, perché diventa pericoloso mettere titolare subito un giocatore che è stato fuori per tre o quattro partite per infortunio, soprattutto se si tratta di un problema muscolare. Per cui non so, si cercherà di mettere in campo una squadra che abbia equilibrio. Quello che è bravo è chi sbaglia di meno”.
Dopo l’1-1 dell’andata, difficile decretare chi sia il favorito in questa sfida. Nelle grandi competizioni Uefa, il Barcellona ha battuto sei squadre italiane differenti in trasferta (Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Milan e Udinese), più di ogni altra formazione. Il Napoli, come la Roma, una delle due squadre che i blaugrana hanno affrontato, ma non battuto:
“Per domani non ci sono favoriti, questa è una di quelle partite che porterà all’eliminazione di una delle due squadre più forti della competizione. Sono convinto che entrambe le squadre mireranno a non andare ai supplementari, quindi credo che vedremo una bella partita. La lezione che abbiamo ricevuto la mostreremo in campo, faremo vedere quanto per noi è importante questa vittoria. Lo faremo attraverso il modo in cui ci comporteremo in questa partita. Sicuramente a Cagliari si è visto che c’è stata più fame di salvezza che non di lottare per lo scudetto. Vedremo se queste partite da sogno sono realmente le partite che aspettiamo sin da quando siamo bambini […] Sarà una partita difficile, lo abbiamo visto all’andata. Hanno forza e qualità nel possesso, ti costringono ad abbassarti quindi noi dovremo essere più coraggiosi e aggressivi per limitare le loro qualità. Abbiamo le nostre armi e siamo pronti per affrontarli”.