“Piano con i paragoni”. Il primo a dirlo è stato proprio lui, Federico Dimarco. Eppure vedendo quella parabola alzarsi e poi abbassarsi imparabilmente nell’angolino di un Meret inerme probabilmente più di qualcuno, in quello stadio, avrà pensato anche solo per un attimo a chi quelle punizioni le calciava così, abitualmente, come fosse una cosa normale, tra una magia e l’altra con la palla tra i piedi. Eh già, punizione di sinistro alla Diego Armando Maradona nello stadio dedicato al Pibe de Oro. Napoli-Inter supersfida scudetto è stato anche questo.
Il primo gol su punizione di sinistro da quando il grande Diego ha lasciato questa terra, la prima parabola da fermo col mancino disegnata nello stadio a lui dedicato. Corsi e ricorsi storici utili come sempre a rinfrescare la memoria, a far tornare alla memorie le gemme di un passato così lontano ma emozionalmente così vicino.
La punizione “a due” da dentro l’area, battuta a foglia morta contro la Juventus che mandò al bar il povero Tacconi con un giro palla incredibile da posizione impossibile. “Tanto gli faccio gol comunque”, disse Diego a quella barriera così vicina per una punizione così ravvicinata. E fu così in quel 3 novembre 1985. E ancora, forse più simile al gol di Dimarco per distanza e parabola, la punizione contro il Milan di Sacchi in quello scontro scudetto che non sorrise agli azzurri il 1° maggio 1988.
E pazienza se poi Billing, quasi dal nulla, ha impattato lo scontro al vertice rendendo vano, o quasi il gesto di Dimarco, non nuovo a gol incredibili. Chissà forse proprio El Pibe de oro da lassù ha voluto “annullare” quella prodezza che aveva osato “profanare” il suo tempio. Però Federico in quello stadio dedicato al più grande di tutti i tempi ce lo ha fatto ricordare per le emozioni, le magie che ci ha regalato. Perché Diego Armando Maradona è “il bello del calcio”.
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3 novembre 1985: Diego Armando Maradona realizza un gol impossibile su punizione a due in area contro la Juventus disegnando una parabola velenosa sotto l’incrocio dei pali difeso da Tacconi