Sotto scrutinio: Ja Morant è tornato dopo una lunga sospensione dalla NBA ed ha dato nuova linfa ai Memphis Grizzlies che erano reduci da un inizio di stagione da dimenticare. Con il ritorno del numero 12 per la franchigia del Tennessee sono arrivate 4 vittoria consecutive e inevitabilmente anche qualche polemica.
L’esultanza della polemica
Dal suo ritorno in campo Morant ha subito preso per mano la squadra e sta cambiando la stagione dei Grizzlies che prima del suo ritorno sembravano una squadra da lottery. Ma con le vittorie arrivano anche le esultanze e per una strana proprietà transitiva anche le polemiche. L’ultima arriva dalla gara sul campo dei New Orleans con il numero 12 che ha messo su il solito spettacolo, con tanto di schiacciata in alley oop ed esultanza correlata.
In tanti hanno visto nella mimica del giocatore statunitense quella di una pistola o di un fucile, esattamente il tipo di cose che lo hanno messo in difficoltà nella scorsa stagione. Mentre altri hanno fatto notare che si tratta di una danza tipica di New Orleans con esultanza studiata per indispettire i tifosi di casa.
L’attacco di Chandler Parsons
Contro Ja Morant, arriva anche un ex giocatore come Chandler Parsons che in passato ha vestito proprio la maglia dei Grizzlies: “Cos’altro deve succedere a te, alla tua famiglia e ai tuoi amici perché tu impari. Smettila di fare cose del genere, concentrati sul basket, sulla tua vita e sul tuo modo di essere”. La sensazione però stavolta è che Ja Morant sia finito nel mirino soprattutto per quanto avvenuto nella scorsa stagione con una parte dei commentatori NBA pronti ad attaccargli l’etichetta di “bad boy”.
Del resto lo stesso Morant ha provato a fare chiarezza sulla vicenda con un post su Twitter in cui ha dichiarato che si trattava solo di un ballo.
Armi e social: l’affare Morant
Ja Morant ha cominciato solo da qualche giorno la nuova stagione dopo aver scontato una squalifica di 25 patite inflitta dalla NBA per aver mostrato un’arma da fuoco all’intero di un auto nel corso di un video mandato in diretta streaming lo scorso 13 maggio e a distanza di solo due mesi dalla sospensione per 8 partita per lo stesso motivo (un video lo mostrava mentre brandiva un’arma in un nightclub di Denver).