È stato svelato dagli stessi San Antonio Spurs il mistero riguardante l’assenza di coach Gregg Popovich dalla panchina della squadra texana nelle ultime settimane: il decano degli allenatori dell’Nba è stato colpito da un lieve infarto lo scorso 2 novembre.
- Nba, l’assenza di Popovich dalla panchina degli Spurs
- Nba, Spurs: Popovich colpito da infarto
- Nba, il record di Popovich e la gestione Johnson
Nba, l’assenza di Popovich dalla panchina degli Spurs
Lo scorso 2 novembre i San Antonio Spurs si sono presentati alla partita con i Minnesota Timberwolves senza la guida di coach Gregg Popovich: allora si parlò di un lieve malore del decano dei tecnici dell’Nba, sostituito per l’occasione dall’assistente Mitch Johnson. Anche nelle gare successive, però, la franchigia texana ha fatto a meno del suo leggendario tecnico, suscitando non poche perplessità tra tifosi e appassionati sulle condizioni di salute dello stesso “Pop”.
Nba, Spurs: Popovich colpito da infarto
Oggi gli stessi Spurs hanno fatto chiarezza sulla vicenda: il malore che ha colpito Popovich lo scorso 2 novembre era un vero e proprio infarto, anche se in forma lieve, come comunicato da San Antonio. Popovich, 75 anni, ha iniziato a stare male mentre si trovava al Frost Bank Center, l’arena che ospita le partite interne degli Spurs, poche ore prima del match con i Wolves. Dopo lo spavento iniziale, però, le condizioni di “Pop” sono decisamente migliorate.
Nba, il record di Popovich e la gestione Johnson
Gli Spurs hanno infatti comunicato oggi che il loro head coach sta molto meglio e che il suo recupero sarà totale: insomma Popovich potrà presto tornare ad inseguire l’obiettivo delle 1.400 vittorie sulla panchina di San Antonio, un traguardo ormai molto vicino dato che il 75enne è attualmente a quota 1.390.
I tifosi sperano che il suo rientro possa aiutare gli Spurs a uscire da un periodo complicato: con Johnson in panchina la franchigia texana ha un record di 3 vittorie e 3 sconfitte, ma è attesa all’orizzonte da un ciclo di partite piuttosto complicato, che la vedrà sfidare gli Oklahoma Thunder, i Golden State Warriors, i Dallas Mavericks e per due volte i Los Angeles Lakers.