L’incontinenza di Nick Kyrgios sui social è ingestibile. Esponenziale, esagerata e quasi metodo tanta è l’intensità con cui il prossimo protagonista degli Australian Open illustra il suo pensiero. A partire dal tema doping, così attuale a trasversale ai vertici delle classifiche e non solo per Jannik Sinner che a breve dovrà affrontare il giudizio del TAS, a seguito del ricorso WADA per il caso Clostebol.
La crociata del tennista australiano, che rientrerà a breve nel circuito, prosegue e ciò nonostante ormai paia evidente che certi atteggiamenti non siano affatto apprezzati e graditi e non solo dal diretto destinatario.
Kyrgios attacca sui social Sinner
Messa via l’attitudine, sgradevole, di alludere a Anna Kalinskaya – fidanzata o meno con Sinner -, Kyrgios ha intrapreso il suo personale corso sui social con una serie di post e di risposte in conversazioni che coinvolgono utenti sempre critici nei confronti di Jannik.
Su X, il tennista australiano ha commentato il post di un tifoso che ironicamente si augurava che Clostebol e trimetazidina, ovvero le sostanze a cui sono risultati positivi Sinner e la campionessa polacca nonché numero 2 della classifica Iga Swiatek, fossero legalizzati per gli atleti, così da garantire lealtà ed equità nella competizione, dal tono alquanto polemico.
La polemica sul doping
Tweet a cui Kyrgios ha risposto così: “No grazie. Sarebbe meglio non ci fossero persone che imbrogliano e si possano così guardare allo specchio sapendo di aver ottenuto risultati senza imbrogli”. Insomma, nessun pace né revisione almeno sui social nei riguardi dei colleghi che, fino ad ora nel caso di Sinner, non risultano rei.
Il secondo atto a stretto giro
Non pago di questo attacco, Kyrgios ha condiviso un altro tweet a poche ore di distanza, questa volta di un utente che si domandava perché Andy Roddick fosse “a favore del doping”. Il riferimento è ad alcune dichiarazioni dell’ex tennista, che aveva indicato l’Italia di Jannik Sinner come “un esempio da seguire”.
L’utente suggeriva che lo stesso Roddick utilizzasse “creme magiche”, una supposizione condivisa dall’australiano, che ha postato il messaggio sul proprio profilo aggiungendoci “probabilmente”, accompagnandolo a una risata.
Una certa presunzione che avviene in un contesto di estraneità dai fatti: Sinner, fino a sentenza contraria, ha archiviato come sappiamo la sua vicenda riaperta dal ricorso Wada. E ciò rimane un fatto, piaccia a o meno a Kyorgios.