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Nicola Corrent: il motore del centrocampo dalle imprese storiche

Nicola Corrent: una carriera da centrocampista fra Verona, Napoli e Como. Oggi fa l'allenatore e si è occupato delle giovanili della sua città: Verona

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Claudio Cafarelli

Claudio Cafarelli

Giornalista

Classe 1985: SEO, copywriter e content manager. Laurea in Economia, giornalista pubblicista.

Nicola Corrent: il motore del centrocampo dalle imprese storiche Fonte: Imago Images

Nicola Corrent sembra essere uno dei tanti protagonisti del mondo del calcio, un centrocampista d’ordine scelto per dare la giusta fluidità alle squadre. Un calciatore difficile da individuare, con buona tecnica e un bel tiro dalla distanza ma che solo in parte è riuscito ad esprimere totalmente il suo potenziale anche a causa di annate sfortunate dove, tra infortuni e cambi di allenatore è mancata la giusta continuità. Del resto il successo di un calciatore dipende da tante variabili ma nonostante ciò Nicola Corrent è riuscito con tenacia e abnegazione a ottenere grandi soddisfazioni in club meno blasonati dove ha lasciato il segno entrando di fatto nella storia. Tante esperienze durante la sua carriera dove è riuscito a conquistare la serie A, traguardo fissato fin dai primi calci ad un pallone. A colpire però, riguardando la sua carriera, è il suo fortissimo legame con la città di Verona, sia da calciatore che da tecnico. Solo due anni con la maglia degli scaligeri, ma ben ma sei come guida tecnica dove ha affinato le sue doti prima del grande salto.

A tutti gli effetti e senza alcun dubbio Nicola Corrent può essere quindi considerato una vera e propria bandiera e un autentico simbolo del club scaligero. Un amore per la propria città di origine che non può certo lasciare indifferenti in un’epoca dove tutto ciò stava già diventando raro. Il suo è stato un lungo percorso partito da Verona e passando da esperienze e club come Salernitana, Napoli, Como in serie A, Ternana e Carrarese tra campionati di spessore ed esperienze da dimenticare e archiviare per rialzarsi con ancora più foga e decisione.

In particolare però in tanti dimenticano che Nicola Corrent è cresciuto a tutti gli effetti nel Milan entrando in contatto con calciatori e allenatori che gli hanno permesso di conoscere appieno il gioco del calcio. Una lunga trafila che ha formato l’uomo e il calciatore, anni in cui ha conosciuto persone con la quale ancora oggi è in contatto, amici veri come lo stesso ex centrocampista ricorda spesso con affetto. La carriera di Nicola Corrent nasce proprio in quegli anni prima di girare l’Italia lasciando il segno in numerosi club di provincia con imprese storiche come la promozione con il Como in serie A e la Carrarese in Prima Divisione, senza dimenticare le 30 presenze in Nazionale dove ha vestito tutte le maglie delle rappresentative: 5 partite con l’Under 17, 6 con l’Under 18, 9 con l’Under 20 e ben 10 presenze e un gol con l’Under 21.

Nicola Corrent calciatore: dal Milan alla promozione con il Como

Nato a Verona il 29 marzo del 1979, Nicola Corrent ha mosso i primi passi nelle giovanili della Polisportiva Porto San Pancrazio. La svolta per lui è però arrivata praticamente subito, visto che da giovanissimo è stato acquistato dal Milan. In un’intervista aveva raccontato di aver lasciato casa a 11 anni e di aver fatto tanti sacrifici per diventare calciatore. Infatti Nicola Corrent ha frequentato prima il collegio di Lodi e poi quello di Milanello, esperienze che lo hanno formato prima come uomo e poi come calciatore. Il rimpianto è quello di non aver potuto vivere realmente l’adolescenza perché la sua vita è stata tutta dedicata al calcio e allo studio, l’obiettivo era arrivare a diventare un professionista e si è impegnato con tutte le forze per ottenere questo risultato.

Con il Milan, Nicola Corrent ha fatto tutta la trafila delle giovanili, anni davvero speciali per il centrocampista che più volte ha ricordato la società rossonera e quanto sia stato importante crescere con allenatori come Tassotti, De Vecchi, Boldini, Morini, Frigerio e Bertuzzo. In un’intervista dove ripercorreva la sua carriera ha spiegato che l’esperienza al Milan “può essere definita una vera e propria cultura del lavoro e del sacrificio per arrivare a ottenere qualcosa. Non posso poi dimenticarmi che ho avuto la possibilità di rimanere in costante contatto con la prima squadra, potendomi persino allenare con loro, giocando amichevoli, tornei, preparazioni estive e panchine in gare ufficiali”.

L’unico rimpianto per Nicola Corrent è quello di aver mai esordito con la maglia del Milan ma è orgoglioso di aver visto da vicino grandi calciatori come Roberto Baggio, Paolo Maldini, Franco Baresi, Zvonimir Boban, George Weah e Andrea Pirlo. Anche per la sua esperienza da allenatore è stato importante aver visto al lavoro grandi maestri del calcio come Sacchi, Capello, Terim e Zaccheroni. Dopo la lunga trafila nel Milan, Nicola Corrent è stato mandato in prestito al Monza in Serie B, per completare il suo percorso di maturazione e crescita. Con i brianzoli, all’epoca società satellite dei rossoneri, ha totalizzato subito 25 presenze, dando il suo importante e fondamentale contributo alla conquista della salvezza. L’anno successivo è stata la volta del prestito alla Salernitana, che era appena retrocessa in B. Corrent si è comunque guadagnato fin da subito il posto da titolare con 30 presenze nella stagione 1999-2000 e 13 in quella successiva prima di trasferirsi a gennaio al Siena. Nella città toscana scende in campo altre 13 volte, ma le sue prestazioni non convincono e così cambia nuovamente maglia.

Nicola Corrent con la maglia del Milan Fonte: Getty Images

Il Como di Loris Dominissini decide di puntare su Nicola Corrent come uomo di riferimento del centrocampo dei lariani. La regolarità della squadra e i gol di Luis Oliveira permettono di raggiungere un’insperata promozione. Nicola Corrent è il direttore d’orchestra del Como che ottiene 74 punti e vince il campionato. Si tratta del primo grande traguardo nella carriera del centrocampista che nella stagione successiva fa il suo debutto in serie A. La società di Enrico Preziosi sceglie di non stravolgere la rosa ma inserire pochi elementi per affrontare il campionato nella massima serie. Nicola Corrent però non parte titolare nelle prime partite e contemporaneamente i risultati non arrivano. Il 17 novembre firma il momentaneo pareggio nella sfida contro la Lazio siglando il suo primo gol in serie A ma al fischio finale sono i biancocelesti a festeggiare grazie ai gol di Simeone e una doppietta di Claudio Lopez.

Il Como vince la sua prima partita solo il 25 gennaio 2003 nella prima gara di ritorno quando riesce a battere in casa la Roma. Sembra l’inizio di un’incredibile rimonta ma a parte la cinquina contro il Bologna sono poche le emozioni per i tifosi lariani. Nicola Corrent scende in campo 21 volte nel campionato che si conclude con la retrocessione del Como, le sue prestazioni però attirano il Modena e resta così nella massima serie. In Emilia però il centrocampista non trova spazio, tanto da andare via già nella sessione di mercato di gennaio. Sceglie la Ternana e in poco tempo si fa subito spazio mettendo insieme 12 presenze e realizzando 2 gol.

Trascinata dai gol di Zampagna, la squadra sogna la serie A ma alla fine del campionato ottiene solo il settimo posto. Nicola Corrent cambia così nuovamente piazza e questa volta viene scelto dal Napoli per il progetto di De Laurentiis e Marino. Il centrocampista di origini venete è chiamato a dare il suo contributo per ottenere immediatamente la promozione ma la stagione degli azzurri si conclude con la finale dei playoff persa nel derby contro l’Avellino.

Nicola Corrent: il ritorno a casa

L’esperienza con il Napoli per Nicola Corrent si conclude dopo una sola stagione, i partenopei decidono di ricostruire l’intera rosa e per il centrocampista non c’è più spazio. Senza pensarci due volte decide così di ritornare a Terni dove in pochi mesi era riuscito a farsi apprezzare per le sue qualità tecniche. La squadra è ambiziosa grazie ad una rosa che annovera tra gli altri Jimenez, Kharja, Candreva e gli attaccanti Daniele Corvia, Mario Frick e Davide Dionigi. La stagione 2005-2006 però diventa un autentico incubo: tre allenatori in 42 partite con Sala e Brini prima esonerati e poi richiamati.

Tanta confusione e solo 39 punti conquistati, troppo pochi per raggiungere almeno la zona play out. Nonostante la retrocessione, Nicola Corrent rimane in terra umbra anche in Serie C1 ma a gennaio arriva la chiamata di casa. L’Hellas Verona vuole il centrocampista in serie B per recuperare il tempo perduto e ottenere la salvezza. Corrent scende in campo solo sei volte e non ha la possibilità di affermarsi, la squadra riesce a raggiungere lo spareggio per restare in serie B ma la doppia sfida condanna gli scaligeri. La stagione successiva diventa quella della titolarità per Corrent che scende in campo 28 volte e realizza un gol.

Il Verona però non riesce a scrollarsi di dosso la cocente retrocessione della precedente stagione e nonostante una rosa di tutto risposto resta impelagata nelle zone basse. Questa volta però la doppia sfida ai play-out sa di liberazione con gli scaligeri che battono la Pro Patria e riescono a mantenere la categoria. Corrent lascia così il Verona e dopo un’annata in chiaroscuro con la maglia del Lecco con 5 gol realizzati ma con un’altra retrocessione, passa alla Carrarese nell’estate 2010 in Seconda Divisione dove ritrova Riccardo Zampagna con cui aveva giocato a Terni. La stagione è entusiasmante con Antonio Gaeta che trascina la squadra con i suoi 21 gol, ma è proprio Corrent a diventare decisivo con il rigore più importante della sua carriera.

Nella finale playoff contro il Prato realizza il 2 a 0 e regala agli azzurri la promozione in Prima Divisione, un traguardo storico per la società. Nelle due stagioni successive Corrent contribuisce a due ottimi campionati dove la Carrarese riesce a mantenere la categoria. Nell’agosto 2013 arriva un’altra chiamata da casa, questa volta è la Virtus Verona a volere Nicola Corrent ma il 10 dicembre dopo soli quattro mesi annuncia il suo ritiro dal calcio professionistico. In realtà però non ha appeso del tutto gli scarpini al chiodo, giocando in Prima Categoria per togliersi la soddisfazione di poter giocare assieme al fratello, un piccolo sogno realizzato.

Nicola Corrent sulla panchina del Mantova Fonte: Getty Images

Corrent allenatore: dal Verona al Mantova

Dopo il ritiro da calciatore, Nicola Corrent è diventato allenatore, a partire dal 18 agosto 2014, della squadra juniores dell’Albaronco, formazione veneta di Prima Categoria. Dopo due stagioni arriva l’Hellas Verona, la grande occasione da non lasciarsi sfuggire. Il primo giugno del 2016 è scelto da Fabio Pecchia come suo vice alla guida della squadra scaligera. La coppia ha senza alcun dubbio ottenuto dei risultati molto importanti, conquistando il secondo posto in campionato e, di conseguenza, la promozione diretta in Serie A. Insomma, una grande occasione che è arrivata già nei suoi primissimi anni. Ma che cosa è successo poi?

Il Verona subì una nuova retrocessione e Pecchia si dimise al termine della stagione, ma Corrent ha deciso di rimanere all’interno della società veneta, assumendo l’incarico di allenatore della formazione Under-17. Nel luglio del 2019 gli è stata affidata la guida della formazione Primavera, che nella prima stagione è riuscito a condurre fino alla finale della Coppa Italia di categoria, poi vinta dalla Fiorentina. Il percorso però è stato più che positivo. Nell’annata 2020-2021 conquista il proprio girone con i giovani scaligeri e ottiene la promozione in Primavera 1, categoria mantenuta anche nella stagione successiva grazie ad un ottimo nono posto in classifica. Un cammino che gli ha permesso di formarsi come allenatore e che ha attirato l’attenzione di club di serie C.

Arriva così la prima panchina nel calcio che conta grazie al Mantova: la sua avventura sulla panchina dei lombardi però non è stata certo tutta rose e fiori. Infatti la scelta di puntare su Nicola Corrent viene criticata da una parte della tifoseria locale per ragioni di natura meramente campanilistiche. Infatti Mantova e Verona sono storicamente contrapposte e divise da una grande rivalità, un aspetto che non ha reso facile suo lavoro. Nonostante un ambiente non collaborativo, Nicola Corrent è rimasto in sella fino al 20 febbraio 2023 quando a causa di una pesante sconfitta per 2-6 contro il LR Vicenza è stato esonerato lasciando la squadra al diciassettesimo posto in classifica.

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