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Nzola, l'orecchino e il cambio: il retroscena, che dice il regolamento

Durante la partita Spezia-Inter di ieri sera ha fatto molto discutere il caso di Nzola entrato al 60' e uscito dopo 10 minuti perchè non riusciva a togliere l'orecchino

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Entrato a metà secondo tempo per dare una mano ai suoi nel cercare di pareggiare contro l’Inter ma uscito dopo una decina di minuti. Perchè? Per colpa di un orecchino che proprio non ne voleva di farsi togliere. Le immagini di M’Bala Nzola disperato che non riesce a togliere il piercing dal suo orecchio sono diventate virali, ancor più quelle di un imbufalito Thiago Motta che stizzito e stanco di vedere la sua squadra giocare in 10 decide di togliere il giocatore appena messo in campo. Questi sono stati i 10 minuti di insana follia vissuti al Picco ieri sera nell’antcipo tra Spezia e Inter vinto poi da nerazzurri per 3-1.

Nzola, l’orecchino diventa un caso: i fatti

Siamo al 15′ della ripresa di Spezia-Inter, i nerazzurri sono avanti 1-0 col gol di Brozovic nel primo tempo. Thiago Motta cerca di aumentare la pericolosità della sua squadra ricorrendo alla panchina e manda in campo Nzola al posto di un impalpabile fino a quel momento ex Manaj. Il calciatore angolano con cittadinanza francese si muove bene e pare aver avuto un buon impatto sulla partita. Ma è ignaro, colpevolmente, di quello che sta per succedere.

Dopo un calcio d’angolo, siamo tra il 65′ e il 66′, l’arbitro Maresca si avvicina a Nzola e lo invita ad uscire dal campo e togliersi l’orecchino/piercing. L’attaccante ha qualche difficoltà e va a bordo campo per farsi aiutare da un componente dello staff a togliere l’orecchino. Ma non si può aspettare in eterno. Maresca fischia la ripresa del gioco e lo Spezia è in 10. Nzola nemmeno con l’aiuto riesce a togliersi l’orecchino e il tempo passa…

Thiago Motta perde la pazienza: Nzola sostituito!

Ma non è solo Nzola insofferente, anche per il dolore causato dai ripetuti tentativi di togliere l’orecchino. Anche il pubblico del Picco di fede spezzina comincia a rumoreggiare. Ma c’è chi è proprio su tutte le furie. E’ Thiago Motta che decide al 70′ che non si può andare avanti con questa “comica”. E decide di cambiare il suo cambio: fuori Nzola, dentro Antiste che peraltro è l’ultima slot a disposizione dello Spezia. La partita di Nzola si conclude dopo appena 10 minuti, quasi la metà dei quali passati fuori dal campo.

Il regolamento: cosa dice la regola numero 4

Nulla da dire, anzi, sull’operato dell’arbitro Maresca che ha invitato Nzola a uscire una volta accortosi dell’orecchino ancora sul suo orecchio. E dire che Nzola era entrato con un cerotto che copriva l’orecchino proprio per evitare qualsiasi tipo di reprimenda o invito a toglierlo. Ma se qualche anno fa era possibile mettere una copertura su orecchini, fedine e anelli, da un po’ di tempo questo non è più possibile.

Per regolamento infatti, la n° 4 sull’equipaggiamento dei giocatori, nullo può essere indossato sul terreno di gioco.

“tutti i tipi di accessori di gioielleria o bigiotteria sono vietati e devono essere tolti. Non è consentito l’utilizzo di nastro adesivo per coprirli”.

Thiago Motta, le parole sul caso Nzola

Visibilmente contrariato, sia durante l’accaduto, che a fine partita per la sconfitta, l’allenatore dello Spezia, Thiago Motta ha preferito comunque non commentare l’episodio: “Nzola? Non parlo mai dei singoli… Sono contento della partita che ha fatto la squadra in generale – ha detto l’allenatore dello Spezia -. Abbiamo cercato di tenerla in piedi fino alla fine. Preferisco parlare del gruppo che sta dando sempre il massimo”.

Nzola e l’orecchino: sui social ironia virale

L’episodio di Nzola non poteva sfuggire all’occhio attento dei social che hanno subito commentato quanto accaduto al Picco. Qualcuno, i tifosi di Juve, Milan e Napoli su tutti hanno malignato sul fatto che il giocatore angolano fosse entrato bene in campo e potesse rappresentare un pericolo per l’Inter ed è per questo che Thiago Motta l’ha tolto. Bieca dietrologia da bar.

In tanti invece hanno parlato di “scena pietosa”, “pagliacciata” e quant’altro. Fanno ridere invece i tanti meme creati ad hoc o immagini associate all’episodio. “Ecco che Thiago Motta ha trovato il modo di togliere l’orecchino a Nzola” è la frase che accompagna la foto storica di Tyson che morde e stacca un pezzo di orecchio a Holyfield.

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