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Oleg Luzhny a 53 anni ha deciso di arruolarsi: "Con tutti gli ucraini"

L'ex gloria del calcio ed allenatore, Oleg Luzhny, ha deciso di rendere pubblica la sua decisione di lottare contro la Russia e difendere l'indipendenza dell'Ucraina

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C’è chi ha scelto di arruolarsi e di difendere i diritti acquisiti. Anche se nel suo passato non vi è ombra di simili scelte: è la storia di Oleg Luzhny, gloria dell’Ucraina calcistica e dell’Arsenal. E oggi un uomo che, a 53 anni, ha deciso di assumere un ruolo.

Ucraina, si arruola anche l’ex Arsenal Oleg Luzhny

“Come tutti gli ucraini sono a difendere la nostra Patria”. Con la maglia dell’Arsenal ha vinto il campionato inglese nel 2002 e ben 2 coppe d’Inghilterra. Luzhny ha deciso di abbandonare i campi e di intraprendere una nuova vita altrove, una volta esplosa in tutta la sua drammaticità la guerra russo-ucraina.

“La situazione è molto tesa – ha raccontato al tabloid inglese Mirror -, le sirene suonano tre o quattro volte al giorno, anche di notte. Le persone devono correre freneticamente nei rifugi, anche le donne con bambini piccoli, che non capiscono cosa sta succedendo. Sono terrorizzati, intere città e interi villaggi vengono bombardati e distrutti, le persone vengono private di gas, elettricità, acqua e cibo”.

Un racconto agghiacciante che riflette le immagini dolorose, strazianti a cui l’assurdità del conflitto, il sacrificio dei civili e le violazioni del cessate il fuoco e dei corridoio umanitari ci sono imposte con la loro inevitabile autenticità. Verità che si ripetono ad ogni foto, ad ogni video.

La carriera da calciatore e allenatore di Oleg Luzhny

Dopo aver smesso di giocare e aver vestito la maglia dell’URSS, Luzhny si è dedicato alla sua passione per il pallone cercando di mettere in comune la sua esperienza e le sue competenze allenando; un percorso ovvio per chi, come lui, ha assaporato il calcio da protagonista e come vice ha guidato anche la Dinamo Kiev e ha assunto anche la guida tecnica del Tavriya Simferopoli.

Luzhny si schiera contro gli atleti russi

Nell’intervista sottolinea di essere “totalmente d’accordo” con le recenti sanzioni adottate contro gli atleti russi:

“Appoggio tutte le sanzioni. Le persone che sono coinvolte nello sport fanno parte di una nazione. E quando la nazione elegge il presidente, ha anche la responsabilità delle azioni del presidente eletto. Se stanno zitti, significa che sostengono ciò che sta accadendo: l’invasione di un Paese pacifico”.

“Lo sport russo può e deve parlare con il proprio presidente per fermare la guerra. Se stanno zitti, significa che sostengono ciò che sta accadendo: l’invasione di un paese pacifico. Quello che stanno facendo i russi è una grande minaccia non solo per l’Ucraina, ma l’esercito ucraino, i nostri eroi, ora sta proteggendo l’intera Europa”.

Una affermazione forte, ma che giunge a ridosso dello sfregio messo in scena dal ginnasta russo Ivan Kuliak a Doha, in occasione dei Mondiali, che ha indossato una divisa con  la lettera “Z”, come tributo al simbolo presente sui carri armati russi entrati in Ucraina.

Il Paese sta vivendo una delle fasi più tragiche della sua recente storia: secondo le ultime stime fornite dall’alto commissario dell’ONU, ormai i profughi hanno superato 1.500.000 di profughi in circa 10 giorni.

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Oleg Luzhny a 53 anni ha deciso di arruolarsi: "Con tutti gli ucraini" Fonte: ANSA

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