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L'indignazione per l'affronto del ginnasta russo: sul podio lettera Z

A Doha, il russo Ivan Kuliak è salito sul podio accanto all'ucraino Illia Kovtun con sul suo body la lettera "Z". Un simbolo di matrice politica, che si trova anche sui carri armati russi

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L’indignazione suscitata da quel simbolo, sfoggiato con una certa, eccessiva disinvoltura nel pieno di una delle crisi più delicate dell’intera area, alle porte dell’Europa, ha sollevato polemiche a non finire: domenica i ginnasti russi hanno gareggiato per l’ultimo weekend prima del divieto imposto dalla FIG dal 7 marzo 2022.

Ivan Kuliak mostra la lettera “Z”:  polemiche e fastidio

Lato suo, la Federazione Internazionale ha accolto la richiesta del CIO di sospendere l’attività agonistica per gli atleti russi in seguito all’invasione nei confronti dell’Ucraina: via i colori e i simboli che rimandassero alla loro nazione come sanzione prima dello stop delle attività. Tutti tranne uno, Ivan Kuliak che ha sfidato questo vincolo a Doha ai Mondiali, indossando la lettera Z sul body durante la gara e la premiazione. Una scelta alquanto sprezzante delle regole e del rispetto di quanto sancito e un omaggio, indiretto, a Putin e alla Russia.

La lettera in questione, infatti, viene utilizzata da politici, attivisti e influencer a favore del presidente russo per mostare senza troppa evidenza il loro sostegno. E così va interpretato anche sul body indossato dal ginnasta russo, il quale ha richiamato anche quanto presente sui carri russi, in questa guerra.

Chi è il ginnasta russo Ivan Kuliak

Ma che sappiamo di questo ginnasta russo? Ivan Kuliak è nato a Kaluka il 28 febbraio 2002 e a soli 4 anni ha intrapreso un percorso sportivo nella ginnastica, diventando nel 2019 campione russo juniores all-around e medaglia d’argento alla sbarra.

Si è poi confermato a livello internazionale, tant’è che la squadra russa lo ha scelto per il Qatar, investendo molto sulla sua qualità.

Lo sfregio di Kuliak all’ucraino Illia Kovtun

A rendere ancora più fastidioso quanto accaduto, il 20enne Kuliak ha condiviso il podio con Illia Kovtun, ginnasta ucraino che si è aggiudicato il primo posto nella gara: in questi dieci giorni e più, Kovtun e gli altri membri delle delegazioni ucraine hanno vissuto da lontano le drammatiche notizie sul loro Paese a distanza.

Infatti il team di ginnasti si era allontanato dall’Ucraina per gli impegni in calendario, prima che esplodesse la crisi e che si consumasse l’invasione russa ai danni della vicina nazione (il conflitto riassunto in breve qui), la cui sorte è stata documentata e riassunta – ove possibile – attraverso le testimonianze raccolte dai media. E che gli stessi atleti hanno appreso con estremo timore e apprensione, distanti chilometri dalle loro famiglie e dalle loro case.

La reazione della FIG alla provocazione scioccante di Kuliak

Ora tocca alle autorità competenti valutare quanto fatto e implicitamente sostenuto da Ivan Kuliak, il quale ha ricevuto l’addestramento militare poco prima di avviare questa nuova esperienza internazionale.

Il 6 marzo la FIG ha annunciato che chiederà alla Gymnastics Ethics Foundation di aprire un procedimento disciplinare nei confronti di Kuliak.

Che cosa rischia adesso Kuliak

L’autorevole quotidiano britannico The Guardian e ai sensi del regolamento i rischi a carico di Kuliak sono altissimi: tali misure includono “l’annullamento dei risultati di una competizione”, eventualità che lascia aperta la possibilità che Kuliak possa perdere la sua medaglia di bronzo, e “il divieto di prendere parte alle manifestazioni FIG e ad altri eventi internazionali per una durata determinata o non specificata”. Un divieto lungo, in altri termini, a gareggiare a livello internazionale.

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L'indignazione per l'affronto del ginnasta russo: sul podio lettera Z Fonte: Twitter

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