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Olimpia Milano a tre stelle: dopo Gamba e Peterson, adesso c'è Messina

Il secondo scudetto consecutivo è il 30° nella storia del club meneghino. I protagonisti dei tre titoli più prestigiosi hanno parlato dei loro campionati alla Gazzetta dello Sport.

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Erano più di 30 anni che l’Olimpia Milano non riusciva a ripetersi nel campionato di Serie A. L’ultima volta era stata addirittura una tripletta, 1985-1986-1987. Adesso ce l’ha fatta Ettore Messina, che dopo il 2022 ha vinto lo Scudetto 2023 che è anche quello della terza stella del club meneghino. Un titolo che porta il coach catanese sullo stesso livello di Sandro Gamba e Dan Peterson, vincitori da giocatore e da allenatore dei campionati delle altre due stelle. I tre hanno così parlato alla Gazzetta dello Sport.

Messina dopo la terza stella guarda già avanti

Il grande protagonista di questo secondo campionato di fila è di sicuro coach Messina, da quattro anni sulla panchina di Milano e che continuerà l’avventura con l’Olimpia. Queste le sue emozioni dopo il titolo: “Provo grande soddisfazione, orgoglio e piacere a essere accostato a due miti non solo di questa società ma di tutta la pallacanestro in generale. Ho ricevuto un messaggio da Dino Meneghin che mi ha commosso ‘Hai fatto la storia’. Gli ho risposto ‘Grazie Dino, ma la storia l’hai fatta tu'”.

Coach Messina è però già concentrato sulla prossima stagione: “Ripartiamo da una buona ossatura da rinforzare, è confortevole prendere decisioni dopo due scudetti di fila”. Come Gigi Datome, Messina pensa che la serie finale debba essere accorciata a cinque partite: “Sono d’accordo, belli sette pienoni, ma dal 20 agosto la stagione è durata 10 mesi di fila”. Infine, sui giocatori chiave: “Hines e il Chacho Rodriguez hanno cambiato l’inerzia del club. Come nei college americani, credo nei senior”.

Coach Peterson torna sulla seconda stella

Prima di questa terza stella con Messina, la seconda era arrivata nel 1982 ed era il primo dei quattro campionati con coach Peterson in panchina. Alla Gazzetta ha parlato così: “Posso dire che l’impatto dello scudetto numero 20 mi è arrivato a scoppio ritardato. Certo, sapevo benissimo che il lavoro pesante era stato fatto dal mitico Cesare Rubini. Però non ci ho pensato né prima né subito dopo averlo vinto. Durante l’anno abbiamo sofferto. Come per il grave infortunio a Dino Meneghin”.

Sulla terza stella appena conquistata dall’Olimpia Milano, Peterson ha detto: “Sono certo che tutta la squadra, a partire da Giorgio Armani ed Ettore Messina, come me oltre 40 anni fa, rimarrà impressionata quando vedrà le divise a settembre, con la terza stella d’oro”. Il coach ha quindi aggiunto: “Milano si merita questo successo. Ha giocato gara-7 con una ferocia incredibile. I ragazzi di Messina erano talmente determinati che non avrei saputo scegliere l’Mvp della partita“.

Gamba protagonista della prima stella

Da giocatore Gamba ha vinto dieci scudetti con l’Olimpia Milano e quello della prima stella è stato il quinto nel 1957. Così alla Gazzetta con un riferimento calcistico: “Ricordo bene, avevo 25 anni, ero vicecapitano e Rubini l’anno dopo sarebbe diventato allenatore. Venivamo da due stagioni senza vittorie, sembravamo in declino. Volevamo riprenderci lo scudetto che arrivò alla penultima giornata a Varese. La Juventus per noi era un modello di riferimento. Quando vincevano, volevamo farlo anche noi, era una sfida a distanza”.

Quindi, fa un paragone con la sua squadra e l’attuale Olimpia: “C’è qualcosa che unisce la squadra di coach Messina alla mia del 1957: un gioco aggressivo, quasi prepotente nell’imporre la propria difesa. Quando gira a mille in 10-15 minuti prende il controllo della partita e non lo molla più. Ettore ha tre grandi qualità: il carattere forte, la capacità di imparare e la capacità di insegnare. Sono molto contento per lui e sono contento che guidi la mia Olimpia“.

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