Tutto pronto al Forum (esaurito in ogni ordine di posti) per Gara – 5 della Finale Scudetto tra Olimpia Milano e Virtus Bologna, la sfida che più di ogni altra indirizzerà la contesa tricolore tra i campioni in carica e gli acerrimi rivali.
E’ Dan Peterson, che ha mietuto allori con entrambi sodalizi negli Anni Settanta e Ottanta, a tracciare che serata sarà a ‘La Gazzetta dello Sport’: “Non ho una chiara valutazione della situazione. A livello tecnico dubito che Messina e Scariolo abbiano preparato una mossa a sorpresa, perché trasmetterebbero così un messaggio sbagliato alle loro squadre; c’è invece la chiave mentale, e si chiama freschezza: i giovani hanno ovviamente maggiore energia, ma i veterani conoscono la maniera in cui dosare l’energia; parlo anche di ‘durezza’ mentale, chi riesce a superare difficoltà, infortuni e stanchezza assume il rango di campione. Il fattore sorpresa: finora in ogni gara c’è stata una stella minore che si è accesa brillando, Hall e Datome da un lato, Mickey e Pajola dall’altro; nel caso non ce la faccia Hines, ci sarà Davies, ma come si adatterà? Il cuore è collegato al cervello, le gambe sono collegate ai polmoni, ma gli assi hanno una aura di mistero, loro vanno oltre i bioritmi! Vincerà chi farà meno errori decisionali: gli errori fanno parte di ogni sport, è chiaro, ma Maradona e Michael Jordan non incappavano in forzature, leggevano la situazione e prendevano ciò che la difesa concedeva. Vincerà chi fa meno regali all’altro”.
Mercoledì in casa Virtus si giocherà Gara – 6: l’eventuale ‘bellissima’ è in programma venerdì, con Milano padrona di casa.