Loveth Omoruyi torna nella lista delle dodici azzurre: Julio Velasco ha convocato di nuovo la schiacciatrice in vista del quarto di finale contro la Serbia che vale la semifinale olimpica. Una gastroenterite aveva costretto la 21enne lodigiana a saltare la sfida contro la Turchia: al suo posto è subentrata Ilaria Spirito che, da 13esima e riserva ufficiale, s’è potuta ritagliare uno scampolo di match e celebrare l’esperienza parigina con un esordio non scontato. Che succede ora? Perché Omoruyi può di nuovo essere convocata e Spirito torna ad accomodarsi in tribuna? Cosa dice il regolamento olimpico?
FIVB e Cio ritoccano il regolamento
La verità è che proprio il regolamento ha tratto d’inganno più di uno – me incluso – perché, nei mesi precedenti ai Giochi, le regole sono state riscritte un paio di volte. La prima risale al gennaio del 2024: nell’occasione, FIVB (Federazione Internazionale Volley) e CIO (Comitato Olimpico Internazionali) risolsero il conciliabolo per la definizione delle norme del volley olimpico con diverse novità . Le principali:
- i roster delle nazionali non più di 12 convocati ma 13: è stata aggiunta una riserva, l’atleta cosiddetto non competitivo, per consentire la sostituzione, a Giochi in corso, di ciascuno dei giocatori e delle giocatrici fermi per ragioni esclusivamente mediche (non tattiche, per intenderci).
- Quella sostituzione sarebbe però stata definitiva: un elemento del roster sostituito dalla riserva non avrebbe potuto fare più parte della rosa a disposizione del Ct e, dal momento del cambio, la sua Olimpiade si sarebbe conclusa.
Spirito per Omoruyi
Tale ipotesi si è puntualmente concretizzata: non solo l’Italvolley femminile e Julio Velasco ma anche altre nazionali hanno potuto beneficiare del cambio in corsa per rimpiazzare atleti infortunati.
Nel caso azzurro, Spirito ha preso il posto di Omoruyi alla vigilia della sfida contro la Turchia, valevole per la terza gara del girone C di qualificazione, vinta dall’Italia in maniera netta.
Perchè Loveth può tornare a giocare
Loveth fuori definitivamente? No: prima del via ai Giochi, a quel regolamento si è messo mano di nuovo: è stato stabilito, a differenza della prima modifica, che qualsivoglia cambio tra un elemento del roster e la riserva potesse non essere irreversibile. Tradotto: nel caso in cui il giocatore sostituito recupera dall’infortunio e torna a disposizione del Ct, può essere convocato per la gara successiva.
L’unico limite resta quello del lasso temporale: ogni nazionale deve comunicare la rosa delle 12 convocate per il match alle porte entro un tempo utile. Nel caso di Italia-Serbia, l’ufficializzazione del roster è avvenuto la sera precedente. Se una delle giocatrici si infortunasse a convocazioni già diramate, il cambio non sarebbe più possibile e quella nazionale affronterebbe il match con 11 elementi.
È quello che ha fatto Velasco con Omoruyi: preso atto della completa guarigione di Loveth, ristabilita al 100%, l’ha rimessa in rosa. Spirito torna disponibile per le successive gare, qualora se ne presentasse la necessità .