Ci risiamo. Altro giro, altre polemiche. E all’Aia non resta che riconoscere l’errore. Anzi, gli errori. Due, per la precisione. Pesanti. Perché i rigori concessi in Lecce-Udinese e Parma-Bologna non c’erano. Ed essendo stati trasformati, hanno finito per condizionare l’esito degli incontri. A Open Var l’ammissione dei vertici arbitrali. E si ripropone in maniera feroce la questione Var.
- Open Var: l'audio del rigore assegnato all'Udinese
- L'Aia boccia l'operato del Var: non era penalty
- Anche in Parma-Bologna concesso un rigore inesistente
Open Var: l’audio del rigore assegnato all’Udinese
La sfida tra Lecce e Udinese è stata decisa da un rigore assegnato alla mezz’ora e realizzato da Lucca, che ha pure litigato con i compagni per calciarlo, salvo poi essere punito da Runjaic con la sostituzione. Inutili le (giuste) proteste dei salentini dopo che il Var Guida, sostenuto dall’assistente Serra, ha richiamato Bonacina al monitor inducendolo a concedere il penalty, dopo che l’arbitro non aveva ritenuto falloso l’intervento di Jean su Lovric.
“È un bel colpo, però – si sente dalla sala Var -. Onestamente per me è rigore, è una bella gomitata. Controllo un attimo l’App e poi forse te lo devo far rivedere, perché c’è un bel colpo” viene detto all’arbitro.
L’Aia boccia l’operato del Var: non era penalty
Intervenuto a Open Var, l’approfondimento settimanale in onda su Dazn che fa chiarezza sugli episodi più controversi dell’ultimo turno di Serie A, il responsabile del settore tecnico arbitrale Antonio Damato è costretto ad ammettere il clamoroso abbaglio: “Per noi non è calcio di rigore. La decisione iniziale presa sul terreno di gioco da parte dell’arbitro era quella corretta, perché entrambi i calciatori, attaccante e difensore si contendono questo pallone”.
E continua: “Sì, il difensore allarga un po’ le braccia. Ma in una dinamica non fallosa. Questo tipo di intervento non è da sanzionare”. Secondo Damato, è stata sbagliata l’interpretazione del Var che ha ritenuto “l’intervento del difensore del Lecce negligente o imprudente, lasciandosi condizionare dal contatto. Avrebbe invece dovuto valutare in dinamica l’azione: il calciatore del Lecce usa le braccia per prendere posizione”.
Anche in Parma-Bologna concesso un rigore inesistente
Il primo dei due gol del Parma è frutto di un tiro dagli undici metri segnato da Bonny e concesso dall’arbitro Abisso per un tocco di mano di Beukema, non corretto successivamente dal Var. Anche in questo caso Damato riconosce che “non è calcio di rigore”.
L’ex direttore di gara spiega che “la posizione delle braccia del difensore è abbastanza congrua e anche la postura è consona rispetto al tiro dell’attaccante avversario”. C’è poi un altro dettaglio, quello della “distanza vicinanza. Per noi questi non sono rigore da concedere”.