Prima di affermarsi nel grande calcio e approdare al Napoli, Victor Osimhen non ha avuto una vita facile. Cresciuto in una famiglia poverissima di Lagos, in Nigeria, il centravanti azzurro non ha dimenticato le proprie origini e approfitta di ogni occasione possibile per aiutare fan e tifosi, soprattutto africani, che si trovano in difficoltà.
Osimhen pronto ad aiutare un tifoso
Ieri sera Osimhen ha dato nuovamente prova del suo buon cuore rispondendo alla richiesta di un ammiratore su Twitter. Un uomo ha taggato il centravanti nigeriano nel suo post, chiedendogli aiuto. “Buona sera capo – scrive il tifoso -, per favore mia madre ha urgente bisogno di 7mila naira (moneta nigeriana, ndr) per le medicine di mia madre. Non li ho. Per favore aiutami. Dio ti benedica”.
Pochi istanti dopo, arriva la risposta di Osimhen: “Metti i tuoi dati sotto questo tweet”, frase accompagnato dall’emoticon delle mani giunte in preghiera. La richiesta del fan è davvero minima, la cifra di cui ha bisogno è davvero minuscola (circa 15 euro) in rapporto ai guadagni di Osimhen, ma la prontezza con la quale il giocatore si rende disponibile sul social, dove opera in prima persona e senza filtri, mostra ancora una volta la sua grande apertura verso coloro che sono in difficoltà. E i tifosi del Napoli, ovviamente, apprezzano.
I complimenti del web al nigeriano
“Grandissimo uomo prima che calciatore”, commenta Pasquale su Facebook. “Questo ragazzo è maturato a 360 gradi. Un fenomeno puro oltre che un uomo con la U maiuscola per la sua storia”, aggiunge Nunzio. “Onore a Victor, grande uomo anche fuori dal terreno di gioco”.
Non è la prima volta che Osimhen si rende protagonista di gesti di solidarietà. Qualche mese fa inviò del denaro a una donna nigeriana senza una gamba, che era costretta a vendere bottigliette d’acqua in strada – proprio come faceva Victor da bambino – per sopravvivere. Poi ha comprato una macchina per cucire a un ragazzo che ne aveva bisogno per lavorare, mentre a Napoli gira spesso in strada regalando giubbotti e vestiti ai ragazzi ai semafori.