Nella 34a giornata di Serie A la Lazio batte 1-0 il Verona allo stadio Olimpico. Dopo un primo tempo equilibrato e senza reti, i biancocelesti passano nella ripresa grazie ai cambi offensivi di Igor Tudor. A segnare il gol decisivo è l’ex del match, Mattia Zaccagni, bravo a scambiare con Luis Alberto per poi trafiggere Montipò. Tre punti importanti per i biancocelesti nella rincorsa europea. Se ne torna a casa con una prestazione comunque discreta la compagine gialloblù, per la quale la salvezza resta ancora tutta da conquistare.
- Lazio-Verona, la chiave della partita
- Lazio, cosa ha funzionato
- Lazio, cosa non ha funzionato
- Le pagelle della Lazio
- Top e flop del Verona
- Lazio-Verona: il tabellino del match
Lazio-Verona, la chiave della partita
Igor Tudor prosegue con i suoi esperimenti nel tentativo di trovare al più presto la quadra definitiva della sua Lazio. Oggi le novità sono Isaksen a tutta fascia e Luis Alberto da sottopunta. Il Verona si presenta invece col suo consueto 4-2-3-1 che ha in Swiderski il terminale offensivo. Nel primo tempo i biancocelesti provano a fare la gara con i gialloblù che però si dimostrano pronti a ripartire ogni volta che è possibile. Ne viene fuori uno 0-0 tutto sommato gradevole.
Anche nella ripresa il canovaccio della partita non cambia. Allora la Lazio ci prova inserendo Zaccagni e Pedro e rivoluzionando la squadra conferendole un atteggiamento più offensivo. Proprio l’ex della partita la sblocca al 71′ con uno scavino sul quale nulla può Montipò. A quel punto Baroni prova a correggere il tiro ma sono sempre i capitolini a rendersi pericolosi. Termina 1-0 ed è un successo prezioso per gli Aquilotti che nel frattempo scavalcano l’Atalanta in classifica e tornano a guardare all’Europa.
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Lazio, cosa ha funzionato
La qualità non manca a questa rosa. Lo si è visto con i cambi con Zaccagni e Pedro che hanno permesso a Tudor di orientare a proprio favore la gara.
Lazio, cosa non ha funzionato
Subentrare in corso d’opera non è semplice per un tecnico come Tudor che ha uno stile di gioco piuttosto definito. La sua Lazio non c’è ancora, gli esperimenti lo dimostrano. Occorre tempo per ammirare realmente la sua creatura.
Le pagelle della Lazio
- Mandas 6,5 Rivedibile sulle uscite. Poi fa un paratone nel finale che salva il risultato.
- Patric 6 Gioca al posto di Gila e non lo fa rimpiangere.
- Romagnoli 6 Contro la Juve era stato perfetto fino all’errore commesso nel finale. Oggi non sbaglia nulla.
- Casale 6 Compie una lettura difensiva di livello al 40esimo minuto. Si conferma affidabile anche contro la sua ex squadra. (Dal 60′ Pedro 6,5 Si divora un gol imperdonabile per un giocatore della sua classe ed esperienza. Ha comunque il merito di dare una spruzzata di energia alla squadra e prende pure un palo).
- Isaksen 5 A tutta fascia fa un po’ più di fatica. Ha un’opportunità per fare gol ad inizio gara poi si spegne. (Dal 60′ Zaccagni 7 E’ tornato e si fa bastare mezz’ora per incidere. Ruba palla, scambia con Luis Alberto e insacca).
- Guendouzi 6,5 Chiede invano un rigore, lotta e si lancia nelle sue ormai consuete percussioni.
- Kamada 6,5 Tudor ha fiducia nel giapponese che prova a ricambiare con un atteggiamento più convinto. Serve un cioccolatino a Pedro che lo spreca).
- Marusic 6 Interpreta le due fasi con la stessa determinazione.
- Felipe Anderson 6 Meno preciso del solito. Commette qualche errore che va in controtendenza rispetto al suo ultimo periodo ma si barcamena su entrambe le fasi di gioco. Sfortunato con la traversa beccata ad inizio ripresa. (Dall’87’ Vecino ng)
- Luis Alberto 6,5 Croce e delizia. La qualità per cambiare la partita in un minuto, l’indolenza di un calciatore che non sempre è sul pezzo. Poi confeziona l’assist per Zaccagni e si fa perdonare qualsiasi cosa. (Dal 76′ Hysaj ng)
- Castellanos 6 Cecchino contro la Juve, ben contenuto quest’oggi dalla retroguardia scaligera. Però il suo lo fa, compresa una conclusione ribattuta da un attento Montipò. (Dall’87’ Immobile ng).
Top e flop del Verona
- Montipò 6,5 Portiere di cui si parla poco. Anche oggi compie un paio di interventi degno di nota.
- Coppola-Magnani 6 Sempre concentrati e precisi nelle chiusure. La coppia funziona.
- Noslin 6 Il giocatore più propositivo tra gli scaligeri.
- Swiderski 5 Sbaglia un gol con la porta completamente sguarnita.
- Cabal 5 Nel secondo tempo fa più danni della grandine.
- Serdar 5,5 Ruba tanti palloni che poi puntualmente riperde. Fa e disfa come nella tela di Penelope.
Lazio-Verona: il tabellino del match
Marcatori: 72′ Zaccagni (L)
LAZIO (3-4-2-1): Mandas; Patric, Romagnoli, Casale (dal 60′ Pedro); Isaksen (dal 60′ Zaccagni), Guendouzi, Kamada, Marusic; Felipe Anderson (dall’87’ Vecino), Luis Alberto (dal 76′ Hysaj); Castellanos (dall’87’ Immobile). A disp. Sepe, Renzetti, Hysaj, Lazzari, Cataldi, Rovella, Pellegrini. All. Tudor.
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoua (dal 78′ Centonze), Coppola, Magnani, Cabal; Folorunsho (dall’86’ Henry), Serdar; Lazovic (dal 78′ Bonazzoli), Noslin, Mitrovic (dal 61′ Duda); Swiderski (dal 61′ Suslov). A disp. Chiesa, Perilli, Belahyane, Tavsan, Henry, Vinagre, Dani Silva, Dawidowicz, Patanè, Charlys. All. Baroni
Arbitro: Davide Massa della sezione di Imperia
Ammoniti: al 38′ Romagnoli (L), al 49′ Casale (L), al 71′ Luis Alberto (L), al 71′ Duda (V), al 74′ Cabal (V), all’86’ Coppola (V), al 93′ Noslin (V), 95′ Zaccagni (L)
Recupero: 1′ pt; 4′ st